Coronavirus. Cgil e Fp Cgil Area Vasta: "Basta annunci: si metta in funzione il centro di emergenza Covid al Policlinico"

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images Coronavirus. Cgil e Fp Cgil Area Vasta: "Basta annunci: si metta in funzione il centro di emergenza Covid al Policlinico"

  27 marzo 2020 21:07

"Basta annunci ed inaugurazioni al limite del grottesco, la Regione inizi a governare l'emergenza COVID19, non bastano le ordinanze postume di "chiusura ", peraltro di fatto obbligate, di intere città. Il Presidente acceleri drasticamente il completamento
e la messa in funzione di un Centro di Emergenza a Germaneto destinato esclusivamente al Covid19, senza ulteriori tentennamenti. I recenti e continui casi di contagio che hanno riguardato strutture socio-sanitarie, non devono e non possono
rischiare di ripetersi nelle strutture sanitarie pubbliche", E' quanto afferma in una nota la FP Cigl Area Vasta.

"E' inspiegabile ed inaccettabile che la Regione tergiversi ancora sull'avvio vero ed a pieno regime presso il Policlinico di Germaneto di un Centro di Emergenza e Cura COVID19, con l'istituzione di un Pronto Soccorso dedicato, Mater Domini e Azienda Pugliese Ciaccio devono essere messe in condizione di integrare le loro funzioni, per l'interesse esclusivo della popolazione non soltanto provinciale ma della intera regione. Un Centro che abbia caratteristiche strutturali e non precarie, per intenderci siamo per la messa in funzione del Padiglione C, anziché di una discutibile tensostruttura. Occorre razionalizzate le spese, tutte le risorse disponibili devono essere investite nel potenziarne le dotazioni organiche ampiamente insufficienti e sottodimensionate da anni di tagli e blocchi delle assunzioni, e destinate all'approvvigionamento di presidi medici, attrezzature e dotazioni di sicurezza", prosegue il sindacato.

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"Si avvii un confronto con il Ministro della Salute - si legge nella nota- , che pure aveva mostrato segnali di attenzione verso la Calabria, si scelga con coraggio di chiedere, e si lavori politicamente per ottenere, un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato, che vada oltre i vincoli imposti dal piano di rientro, in analogia a quanto proposto sullo sforamento del debito pubblico dall'ex Presidente della BCE Mario Draghi, la situazione è eccezionale e richiede azioni ed investimenti straordinari. Se Presidente e la Giunta non sono, evidentemente, nelle condizioni di governare questa emergenza serve uno scatto di orgoglio dei consiglieri regionali tutti, il Consiglio Regionale nella sua interezza, si riappropri del suo ruolo, provi a intervenire nel merito e se del caso a legiferare in materia, è il momento delle assunzioni di responsabilità da parte di tutti, nessuno escluso.Da qui il nostro appello ai Consiglieri ed alla Deputazione Parlamentare eletta nel collegio centro della Calabria, di un confronto serrato, urgente e propositivo anche  con le Organizzazioni Sindacali, si faccia fronte comune, da questa situazione emergenziale si esce se si è tutti uniti e coesi. Non è più possibile assistere ad una mancanza di strategia politica regionale della gestione di questa devastante emergenza la struttura Commissariale è latitante, del Commissario si sono perse le tracce e non è che finora avesse brillato per efficienza e presenza, il Presidente della Regione si muove con evidente affanno ed insegue le emergenze con gli strumenti, purtroppo sterili, delle ordinanze, ma non si intravede nessuna reale programmazione degli interventi, i direttori generali delle ASP di Catanzaro, Vibo e Crotone rischiano di dover ad affrontare questo tsunami con armi e strumenti spuntati. Sullo stato di approvvigionamento di apparecchiature medicali e dispositivi di sicurezza giungono infatti notizie, frammentarie e contrastanti, la dotazione di sicurezza degli operatori sanitari è pero certamente insufficiente e deficitaria , e di questo ne siamo sicuri e d è sotto gli occhi di tutti", incalza il sindacato.

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"Gli ospedali e le strutture sanitarie pubbliche non sempre sono nelle condizioni di garantire percorsi di accesso dedicati a causa di problemi logistici ed infrastrutturali, molti edifici sono infatti frutto di progetti ormai ampiamente datati e superati, solo il
lavoro, l'impegno e la professionalità encomiabili degli operatori sanitari sta evitando il peggio. Come CGIL e FP CGIL Area Vasta CZ KR VV, riteniamo che il sistema sanitario pubblico calabrese vada riformato e potenziato, e una volta trascorsa l'emergenza
questa deve essere la priorità, ma intanto gli ospedali devono continuare ad essere luoghi di cura e non possibili, pericolosi focolai di contagio, si parta quindi dall'avvio immediato di una azione massiccia di tamponi a tutto il personale sanitario, a garanzia  della sicurezza dei lavoratori stessi ma soprattutto dei pazienti e della popolazione, sarebbe già un primo piccolo ma importante passo, in attesta di interventi strutturali ugualmente indispensabili", chiosa la nota.

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