Coronavirus. I dubbi dei sindaci della provincia di Catanzaro sul rinvio della prima seduta del Consiglio regionale

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L'ingresso della Cittadella regionale
  18 marzo 2020 11:33

"Apprendiamo con sconcerto la notizia che vuole 18 consiglieri regionali chiedere il rinvio della prima seduta di insediamento e altrettanto ci meravigliamo vista la situazione di emergenza che stiamo vivendo tutti". E' quanto si legge in una nota stampa a firma dei  sindaci della Provincia di Catanzaro. "La perplessità - prosegue la nota - nasce dalla consapevolezza che ci sono politici di serie A e politici di serie B. In effetti noi sindaci, da settimane in prima linea, senza presidi, senza risorse, senza gli strumenti utili ed adatti, ma solo con la nostra forza e la nostra voglia di salvaguardare le nostre comunità, ci sentiamo di serie B".

"E’ un’amara constatazione - si legge ancora -  in un momento in cui intanto si potrebbe ovviare, come stabilito in deroga a qualsivoglia regolamento, con le videoconferenze che già qualcuno di noi sta utilizzando per le giunte, ma anche con la presenza in un’aula del consiglio abbastanza grande da garantire distanziamento e sicurezza. Oltretutto si potrebbero disporre le porte chiuse e la diretta streaming. L’idea che prevale tra i Sindaci, veri baluardi di tutto il territorio, è di politici di Serie A, i consiglieri regionali, che cercano di scappare di fronte a delle responsabilità che non possono essere derogate o rimandate a fine emergenza".

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"Noi sindaci - ribadiscono - siamo sempre pronti e spesso non curanti dei rischi reali che corriamo: ecco perché condanniamo questi comportamenti e relative decisioni. Sarebbe invece un segnale di responsabilità e di condivisione prendere parte attiva, ognuno con il suo ruolo, alla gestione dell’emergenza e magari contribuire attraverso le loro laute indennità con la realizzazione di un fondo apposito alle spese, che soprattutto nei piccoli comuni dobbiamo sostenere".

"Non si può derogare tutto ai Sindaci e - concludono i sindaci - soprattutto i Sindaci non possono essere l’unico vero riferimento di questa emergenza mentre la politica di serie A, sta comoda e non si assume alcun onere. Il nostro è un grido di allarme, per un sistema che vede prevalere l’idea del “Sindaco fai da te” anche rispetto ad un sistema di comunicazione che vede notevoli ritardi nella trasmissione. Chiediamo quindi un atto di responsabilità ai Consiglieri Regionali e alle autorità preposte di avere un filo diretto con i primi cittadini soprattutto accorciando procedure e tempistiche. Vogliamo tuttavia sottolineare che la nostra grande amarezza non ci indebolisce, ma ci dà la forza giusta per il bene delle nostre comunità che invece ci fanno sentire Politici di Serie A".

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