Coronavirus. I Quartieri: "Alcuni consiglieri comunali vorrebbero riprendere le attività delle commissioni. Ma per discutere di cosa?"

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Palazzo De Nobili
  06 aprile 2020 18:30

"Sembrerebbe che al comune di Catanzaro, qualcuno pur di non andare a lavorare presso i propri rispettivi datori di lavoro, forse (?),  stia facendo il diavolo a quattro affinché  vengano riprese le sedute delle riunioni delle Commissioni Consiliari…Vista la situazione di emergenza nazionale e viste le Ordinanze ed i Decreti emanati dal Governo nazionale in materia di prevenzione e tutela da contagio CORONAVIRUS, sembra assurdo che i 32 Consiglieri Comunali, di cui 29 attualmente indagati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro per le vicenda Commissioni Consiliari, continuassero a riunirsi, per discutere, poi chissà di cosa (?), visto che il mondo è fermo e tutto è bloccato per la pandemia in atto", lo scrive in una nota l'associazione "I Quartieri", le cui denunce hanno contribuito a far esplodere il caso delle commissioni consiliari di Catanzaro.

"Ebbene, in questo quadro di emergenza, registriamo, perché giusta, la presa di posizione del presidente del Consiglio Comunale, Marco Polimeni che bene ha fatto ad emanare dapprima la disposizione del 12/03/2020 protocollo n. 26356 avente oggetto: “COVID 19 – Sospensione attività commissioni consiliari permanenti” misura che poi lo stesso presidente Polimeni ha giustamente reiterato con una ennesima disposizione del 24/03/2020 avente oggetto: “COVID 19 – Sospensione attività Commissioni Consiliari permanenti ( PROROGA)”, prosegue la nota.

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Tutto ciò, non solo è corretto sul piano della tutela della salute dei consiglieri comunali come precauzione per evitare contatti ravvicinati, anche perché le commissioni consiliari sono composte da ben 16 (sedici) consiglieri, che si riuniscono nelle stanzette dei gruppi posti al secondo piano del palazzo comunale, secondo la seguente composizione:

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Prima commissione - Urbanistica, patrimonio, polizia urbana, mobilità, traffico                                                           

Presidente: Talarico
Vicepresidenti: De Sarro e Angotti
Componenti: Levato, Merante, Battaglia, Pisano, Ursino, Costanzo M., Mancuso F., Mottola Di Amato, Brutto, Costa, Rotundo, Renda, Lostumbo.                                                                                               

Seconda commissione - Igiene ambientale, lavori pubblici                                                                                                             

Presidente: Riccio
Vicepresidenti: Mottola Di Amato e Celi
Componenti: Mancuso R., Amendola, Angotti, Merante, Procopi, Consolante, Praticò, Costanzo S., De Sarro, Lostumbo, Levato, Brutto.                                                                                                                            

Terza commissione - Risorse finanziarie, affari generali, personale, servizi demografici                                                     Presidente: Renda
Vicepresidenti: Pisano e Belcaro
Componenti: Merante, Triffiletti, Pisano, Mancuso R., Procopi, Praticò, Costanzo M., Gallo, Rotundo, Costanzo S., Mancuso F., Talarico.                                                                                                     

Quarta commissione - Politiche sociali, cultura, pubblica istruzione, sport                                                                                Presidente: Lostumbo

Vicepresidenti: Gallo e Sestito
Componenti: Amendola, Mancuso R., Ursino, Talarico, Gironda, Consolante, Procopi, Praticò, Costa, Costa, Belcaro, Rotundo, Riccio.                                                                                                              

Quinta commissione - Turismo, politiche del mare, attività produttive                                                                                 

Presidente: Ursino
Vicepresidente: Triffilletti e Costa
Componenti: Amendola, Gironda, Levato, Angotti, Mirarchi, Sestito, Battaglia, Consolante, Renda, Riccio, Costanzo S., Belcaro, Celi.

 

"Può allora essere una pregiudiziale politica, quella che, sembrerebbe, sia stata posta al presidente  Polimeni, da qualche consigliere comunale (?), di riattivare subito le riunioni delle commissioni permanenti, se anche il sindaco Abramo, che ricordiamo è anche la massima autorità in materia di sanità in ambito comunale, continua nei suoi appelli a chiedere il rispetto del distanziamento sociale, che è l’unica arma attualmente possibile per tenere sotto controllo la diffusione del contagio. Oppure, più inopportunamente(?) la pressione, che sta ricevendo il presidente Polimeni, potrebbe essere una richiesta di vedersi riconosciuto il “famoso” gettone di presenza, quello che di fatto giustifica l’essere esentati dall’assicurare una presenza sul posto di lavoro? Perché il presidente Polimeni non ci chiarisce, pubblicamente, i termini di questo presumibile contendere, che è certamente non in linea con le “tirate” di orecchie che il sindaco Abramo rinnova puntualmente e giustamente ai cittadini catanzaresi e che, di fatto porrebbe contro legge, quindi emendabile ulteriormente sul piano penale, l’attività delle commissioni consiliari? Il presidente Polimeni non deve cedere alle pressioni, presunte (?), di qualche consigliere comunale, che oggi riscopriremmo stakanovista, tanto da immaginare – già la fantasia può spaziare in tempi di pandemia (sic!) – riunioni delle commissioni in streaming o in videoconferenza…", incalzano I Quartieri.

"Appare utile in questo ragionamento, al limite del ridicolo, chiederci e chiedere a questi presunti consiglieri iperattivi ed al presidente Polimeni, quali siano le mirabolanti pratiche di carattere urgente ed indifferibile da discutere, in un momento in cui anche il mondo si è fermato e l’Italia e la Calabria stanno contando i loro morti? Sarà questa una risposta che oltre ad essere rispettosa delle regole imposte a tutti, dia la certezza ai cittadini – contribuenti – che esiste un rispetto, anche istituzionale, in un momento di grande difficoltà, che forse imporrebbe a tutti di prestare la propria azione a favore di chi è chiamato a lavorare, potendolo fare… Per come sarebbe utile non continuare, immotivatamente, a fare immaginare, quello che non dovrebbe essere immaginabile, che tutto si ricompone a quella ipotesi, avanzata dalla Procura di Catanzaro, dove il rapporto di 29 a 32 resta ancora intatto, come un onta nei confronti della città di Catanzaro ed oggi nei confronti di una pandemia, che oltre che essere pericolosa, richiede comportamenti che siano da esempio e non già, intrisi da atteggiamenti eretici. E’ giusto che il presidente Polimeni continui a tutelare il valore della salute, anche degli altri amministratori, che hanno rispetto del ruolo e del dovere civico. Sarebbe altresì giusto che anche il presidente della provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, nonché sindaco della città – quello che richiama sui social i cittadini al rispetto delle regole - spieghi se a Palazzo di Vetro, l’attività delle commissioni permanenti è ancora in atto? E se il distanziamento sociale si applica nel palazzo del comune, mentre nella sede della provincia la regola è quella inversa?", chiosa la nota.

 

 

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