Coronavirus. I sindacati denunciano le condizioni di lavoro all'Asp di Vibo Valentia: "Il personale sanitario è senza Dpi, esposto al rischio di contagio"

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La sede Asp di Vibo Valentia
  23 marzo 2020 14:29

Fp Cgil, Cisl Fp, Nursing Up, Fials e la Federazione Sindacati Indipendenti, denunciano congiuntamente le condizioni di lavoro all’Asp di Vibo Valentia.

"Le organizzazioni sindacali continuano a ricevere da parte dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, sia dal personale sanitario (che si trova in prima linea) e sia dal personale amministrativo, numerose segnalazioni e richieste di intervento in merito alle gravi condizioni di lavoro in cui sono obbligati ad operare".

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"La principale segnalazione è legata alla grave carenza di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), in particolare mascherine (da quelle chirurgiche alle FFP2 e FFP3), di occhiali e visiere protettive, di camice monouso, utili a proteggerli dal rischio di infezione da COVID-19".

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"Tale carenza obbliga tutto il personale a operare esponendo a rischio la propria salute, quella dell’utenza e quella dei propri cari".

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"Per le ragioni esposte, dunque, invitiamo la Direzione ASP, ad attivarsi senza indugio, ai fini di mettere a disposizione, del personale tutto, i dispositivi di protezione individuale, in relazione al rischio a cui è esposto durante l’attività lavorativa".

"Segnaliamo, inoltre, come il Servizio Sanitario del nostro territorio (non uscito ancora completamente dal Piano di rientro, e negli ultimi anni depotenziato in termini di risorse umane, strutturali e tecnologiche) rischierebbe il collasso in caso di malattia del personale".

"Garantire le massime tutele, (già obbligo del datore di lavoro, ancor di più dopo le direttive emanate dal Ministero della Salute e recepite dalla Regione Calabria con apposite direttive), risulta fondamentale per garantire l’incolumità degli infermieri e del personale sanitario e, quindi, il diritto alla salute dei cittadini".

"Come OO.SS. sentiamo il dovere di ringraziare e confermare il nostro sostegno a tutti gli operatori sanitari, che continuano, con grande sacrificio e spirito di abnegazione, a garantire il proprio servizio a favore dei cittadini, in un momento emergenziale così delicato e difficile".

"Infine, ci preme sottolineare a tutta la popolazione (in rispetto delle raccomandazioni dell’Istituto Superiore Sanità), l’importanza vitale di restare a casa. Qualora non sia possibile, sarà opportuno mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Se qualcuno, poi, dovesse manifestare sintomi influenzali (quali raffreddore, febbre e tosse) non si rechi autonomamente al Pronto Soccorso, ma chiami il proprio medico di famiglia o i contatti messi a disposizione dall’ASP di Vibo, seguendo scrupolosamente le indicazioni sul percorso idoneo da seguire".

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