Coronavirus. Il cordoglio di Fervicredo per i deceduti fra le Forze dell’Ordine

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Fervicredo onlus
  20 marzo 2020 18:22

“Un vero eroe? E’ colui che continua a fare il suo Dovere sapendo che può costargli la vita, e che proprio per questo la perde. Eroi oggi sono gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine che ci hanno lasciato da quando il covid19 ha sconvolto l’esistenza di tutti, Vittime di quell’amore verso il prossimo e verso la divisa che anima un vero Servitore dello Stato. Il nostro primo pensiero corre alle loro famiglie, soprattutto ai figli che un destino assurdo ha voluto mettere così a dura prova proprio mentre ricorreva la festa del papà. Ed un pensiero altrettanto forte, di solidarietà e vicinanza, va alle migliaia di donne e uomini che quotidianamente si spendono per il bene comune, nella piena coscienza dei rischi che corrono in prima persona e cui espongono i propri familiari”.

Con queste parole Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), esprime il cordoglio proprio e della onlus per i decessi registrati fra gli appartenenti alle Forze dell’Ordine risultati positivi al coronavirus. Senza tralasciare un riferimento a chi ancora si reca in servizio ogni giorno pur correndo il rischio di essere contagiato.

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“Siamo vicini ai Familiari di questi valorosi esempi di spirito di servizio che ci hanno lasciato - aggiunge Schio -, che ci insegnano il vero senso del sacrificio per gli altri, della solidarietà, del coraggio. Tutto questo deve rappresentare un monito per la collettività, perché ciascuno è chiamato a fare la propria parte per limitare gli effetti devastanti della pandemia e per tutelare a sua volta gli altri; ma un monito anche per chi guida il Paese, perché garantisca la tutela dovuta a chi non sceglie se tirarsi indietro oppure no, non sceglie se restare a casa oppure no, perché quando ha scelto di servire il Paese lo ha fatto incondizionatamente. Oggi preghiamo per chi ci ha lasciati, e preghiamo per tutti gli altri, perché continuano indefessi a svolgere il proprio Dovere sapendo bene di essere gravemente esposti. Noi possiamo fare questo, stare accanto alle famiglie, offrire il nostro aiuto, e per il resto pregare. Chi può fare di più per donne e uomini dei Comparti Sicurezza, Soccorso e Difesa lo faccia”.

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