Coronavirus. Il "Decreto Liquidità" è legge. Le banche si organizzano per dare risposte immediate alle imprese

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Coronavirus. Il "Decreto Liquidità" è legge. Le banche si organizzano per dare risposte immediate alle imprese
Il decreto Liquidità
  09 aprile 2020 19:39

di MASSIMO PINNA

Ecco come funziona "Garanzia Italia" per ottenere prestiti garantiti al 100% fino a 5 milioni di euro. Il decreto legge “Liquidità” entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ieri, ha stanziato 200 miliardi di euro di garanzie statali per sostenere finanziamenti in favore delle attività economiche danneggiate dall’emergenza Covid-19.

Banner

Lo strumento di accesso al credito sarà disponibile fino al 31 dicembre 2020 per qualsiasi impresa indipendentemente dalla dimensione, dal settore di attività e dalla forma giuridica, inclusi lavoratori autonomi e liberi professionisti. Il finanziamento potrà avere una durata da 1 a 6 anni, con preammortamento di 24 mesi. Il Decreto prevede che le PMI (imprese fino a 499 dipendenti) possono  attraverso il Fondo Centrale di Garanzia ottenere un prestito fino a 800mila euro con garanzia pubblica del 100%. Per i prestiti tra 800mila e 5 milioni di euro la garanzia è del 90% e potrà essere estesa al 100% con l’intervento dei Confidi. Per avviare la procedura di accesso alla garanzie è necessario richiedere il finanziamento alla banca che effettuata l’istruttoria creditizia. In caso di esito positivo, rilascia la delibera e così la garanzia potrà essere richiesta per la successiva erogazione. Questo, il decreto Liquidità.

Banner

Che oggi, come detto, diventa operativo con la circolare che l’ABI, l’associazione bancaria italiana, che ha fornito a tutte le banche italiane, questa tempestiva informazione del Decreto, appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Nella circolare, sono illustrate le principali disposizioni sulle quali Abi richiama la massima attenzione e l'immediato impegno attuativo degli associati, vista l'estrema necessità e urgenza di darne immediata applicazione da parte delle banche. La circolare, firmata dal presidente Antonio Patuelli, dal direttore generale, Giovanni Sabatini, e dal vicedirettore generale, Gianfranco Torriero, precisa che dal Fondo centrale di garanzie per le Pmi restano, in ogni caso, escluse le imprese che presentano esposizioni classificate come "sofferenze" ai sensi della disciplina bancaria.

Banner

La garanzia è concessa anche in favore di beneficiari finali che presentano, alla data della richiesta di garanzia, esposizioni nei confronti del soggetto finanziatore classificate come "inadempienze probabili" o "scadute o sconfinanti deteriorate", purché la predetta classificazione non sia precedente alla data del 31 gennaio 2020. Ed è concessa anche alle imprese che, in data successiva al 31 dicembre 2019, sono state ammesse alla procedura del concordato con continuità aziendale, hanno stipulato accordi di ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-bis o hanno presentato un piano attestato di cui all'articolo 67 del predetto decreto, purché alla data di entrata in vigore del decreto legge, le loro esposizioni non siano più in una situazione che ne determinerebbe la classificazione come esposizioni deteriorate, non presentino importi in arretrato successivi all'applicazione delle misure di concessione e la banca, sulla base dell'analisi della situazione finanziaria del debitore, possa ragionevolmente presumere che vi sarà il rimborso integrale dell'esposizione alla scadenza. Già da ora le banche sono pronte a ricevere le istanze delle imprese per una rapida, immediata, applicazione sul campo del decreto liquidità. Banche che già in questi giorni hanno ricevuto molte richieste dai clienti, ed ora hanno tutte gli strumenti per applicare la norma che prevede garanzie pubbliche sui finanziamenti bancari alle imprese in difficoltà.

Sulle polemiche, circa la presunta non immediata erogazione del credito da parte delle banche, l’ABIIha messo in rilievo i soldi vengono dati dopo che la competente autorità pubblica avrà dato la garanzia, mentre le anche fino a 800 mila euro, dovremmo istruire le pratiche fornendo alla competente autorità, o il fondo di garanzia o alla Sace, i documenti che sono prescritti come essenziali, quelli di carattere societario e bilancistico del singolo cliente..Quindi, una volta raccolti i documenti saranno mandati anche via mail. E, infine, le banche attenderemo il via libera" dell'autorità pubblica e si procederà al bonifico sul conto del beneficiario.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner