Coronavirus. Il premier Conte: " Le scuole riapriranno a settembre"

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Giuseppe Conte
  26 aprile 2020 10:38

"La scuola riaprirà a settembre" .

A proposito della riapertura delle scuole il premier Giuseppe Conte, intervistato da "La Repubblica" spiega: "La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre. Ma tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole. E' in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l'età media del personale docente è tra le più alte d'Europa. La didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza". Il premier conferma poi che nel nuovo decreto ci saranno ulteriori aiuti alle famiglie: "Nel decreto in preparazione saranno previste misure specifiche di sostegno per i genitori che hanno figli a casa: congedo straordinario e bonus babysitting". 

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 Prezzo calmierato per le mascherine 

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"Per le mascherine introdurremo presto un prezzo calmierato, in modo da evitare speculazioni e abusi di mercato. Quanto alla riduzione dell'Iva, in realta' faro' di tutto per pervenire al piu' presto alla completa eliminazione dell'Iva". 

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Bar, ristoranti non riapriranno il 4 maggio, aiuti al turismo. 

"Con il nuovo decreto annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. Stiamo pero' lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività a asporto. In ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza" dice il presidente del Consiglio nell'intervista. "Il settore del turismo - aggiunge Conte - è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell'intero sistema-Italia".

"Per messe e funerali aspettiamo regole nuove"

Per quanto riguarda le celebrazioni religiose il premier annuncia che "non è ancora deciso se la fine del lockdown del 4 maggio consentirà o meno la riapertura di Chiese e cimiteri per la celebrazione di Messe, funerali e sepolture sia pure con 'nuove regole' a partire dal numero chiuso e limitato di persone presenti". Dunque ancora nessuna novità. "Abbiamo sollecitato al comitato tecnico-scientifico l'indicazione di nuove regole per le cerimonie religiose. Auspichiamo di poter venire incontro all'esigenza, fondamentale per i credenti, di accostarsi ai sacramenti. Una privazione che questa emergenza ci ha portato e che personalmente ho trovato particolarmente dolorosa, è la rinuncia ai funerali che significano anche un ultimo gesto di raccoglimento e di affetto nei confronti delle persone care che ci lasciano", ha detto Conte.

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