Coronavirus. Il presidente Spirlì chiude le scuole in Calabria: la variante inglese è in aumento

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Una riunione dell'Unità di crisi ai tempi di Nino Spirlì
  05 marzo 2021 14:23

di STEFANIA PAPALEO
 
Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha deciso: stop alle "aule del contagio". Supportato dall'Unità di crisi regionale per il Covid-19 (Fortunato Varone, Ludovico Abenavoli e Caterina De Filippo), al termine dell'incontro avuto in Cittadella, ha deciso senza esitazione, disponendo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio regionale, a partire da lunedì e per due settimane, a eccezione degli asili nido che restano in presenza.
 
Alla base della decisione una ragione ben precisa, ovvero la certezza che in Calabria la variante inglese del Covid c'è. I dati non sono ancora definitivi, ma parlano chiaro. E sono stati snocciolati al tavolo intorno al quale hanno preso posto anche i direttori generali e i commissari di tutte le Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della regione, proprio per fare il punto sulla campagna vaccinale in corso.
 
 
Del resto, il presidente Spirlì, a poche ore dall'inizio dell'incontro di stamattina, aveva già reso pubbliche su Facebook le sue intenzioni: "Ho avuto modo di ricordare al ministro dell’istruzione, al ministro della salute e al ministro per gli affari regionali e le autonomie che NESSUNO DI NOI vuole chiudere LA SCUOLA. La SCUOLA intesa come istituzione. L’istruzione va difesa sempre e comunque. Ma la SCUOLA non è l’aula! Le aule non possono essere considerate il luogo più sicuro del pianeta. Come tutti i luoghi, anche le aule scolastiche possono trasformarsi in luoghi di contagio. E noi, in questi tempi di recrudescenza della pandemia, dobbiamo evitare che il contagio si propaghi. Il presidente della REGIONE è la massima autorità sanitaria della Regione stessa. A lui è demandato il compito di tutelare la salute dei corregionali. Senza pregiudizio, preconcetto. Senza se. Senza ma. Al momento, in Italia, nessuno può permettersi di INTERPRETARE dati e decisioni: parlano numeri e studi di previsioni. E non si può aspettare che il virus sfondi le porte delle case degli Italiani, Calabresi compresi, per poi dover correre ai ripari. Dunque, idee chiare e decisioni ferme. Con la tutela della salute dei più piccoli, difendiamo la salute di tutta la Famiglia".
 
Post che ha trovato il suo epilogo nella posizione assunta dall'Unità di crisi alla luce dei dati forniti sulla variante inglese in Calabria.
 
 

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