Coronavirus. Insieme e UmgLab difendono l'università: "Parentela non conosce la situazione. Chieda scusa"

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L'università Magna Graecia di Catanzaro
  14 novembre 2020 10:05

"Siamo sconcertati dalle mortificanti dichiarazioni del Sig. Parentela pubblicate ieri, dove dimostra di non conoscere la situazione sanitaria calabrese. Non è accettabile da parte di un rappresentante delle istituzioni un attacco, di tali vesti, ad una delle istituzioni più virtuose della nostra regione. La nostra Università rappresenta infatti l’unico presidio di formazione di ambito sanitario dal quale si sono formati e continuano a formarsi ogni giorno gran parte dei medici, infermieri e professionisti sanitari che operano all’interno degli ospedali e delle strutture calabresi". Lo sottolineano le associazioni universitarie INSIEME – Insieme per gli Studenti e UMGLab

"È ingeneroso, oltre che sconsiderato insinuare che il Policlinico Universitario non abbia apportato alcun contributo al contenimento della pandemia da COVID-19. È ingeneroso nei confronti degli infettivologi, microbiologi, anestesisti e professionisti in genere del nostro campus che si sono adoperati senza tregua dal lontano marzo e con turni massacranti nel solo interesse della salute del paziente.  È altrettanto ingeneroso nei confronti di noi studenti, che per via dell’emergenza sanitaria in atto, abbiamo dovuto stravolgere un anno importantissimo per la nostra formazione.  È ancora più ingeneroso quando si dibatte sui tanti milioni destinati all’Azienda Ospedaliera “Mater Domini” per l’assistenza medica, dimenticando che un’Azienda Universitaria non può essere paragonata ad un’Azienda Ospedaliera, in quanto essa affonda i suoi cardini nella triplice missione: l’assistenza, la ricerca e la didattica.  Il sig. Parentela dimentica che da un RX, un intervento di sala od una semplice e banale prestazione sanitaria eseguita presso una struttura universitaria, passa la formazione di ogni singolo studente tirocinante o medico specializzando e che questa rappresenta di fatto una peculiarità di tutt’Italia, non solo della Calabria. Dovrebbe chiedere scusa il sig. Parentela, per aver infangato la dignità professionale di tanti giovani che mettono passione nella cura di ogni singolo paziente.  Pretendiamo più rispetto! Più rispetto per il personale sanitario che opera nella nostra struttura, più rispetto per tutti noi studenti, che siamo stati costretti ad allontanarci dalle nostre attività di pratica, più rispetto per la nostra Governance d’Ateneo che sin da subito si è adoperata per fronteggiare l’emergenza sanitaria con tutti i mezzi a sua disposizione", scrivono le associazioni.

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Sono noti a tutti i grandi risultati della Terapia Intensiva COVID (unico centro dotato di ECMO per il Trattamento delle Insufficienze Respiratorie Acute) che con dedizione, impegno e sacrificio lottano da Marzo senza sosta. Ma questo il sig. Parentela non lo sa! Di certo non auguriamo al sig. Parentela di avere a che fare con il personale sanitario del Policlinico, ma sarebbe stato opportuno se, almeno da studente, avesse conosciuto i tanti sapere e le tante professionalità del Policlinico Universitario. Chieda scusa il sig. Parentela all’Università di Catanzaro, ai professionisti che in essa vi operano, ai suoi studenti ed a tutti i cittadini calabresi", hanno concluso INSIEME – Insieme per gli Studenti e UMGLab.

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