Coronavirus. La nuova circolare del ministero sui test: "Priorità agli operatori sanitari. Nelle aree a limitato contagio tampone a chi presenta infezioni respiratorie"

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  03 aprile 2020 21:04

Nelle aree in cui vi è ancora una limitata trasmissione di SarsCov2, "se si dispone di risorse sufficienti", vanno effettuati "test diagnostici in tutti i pazienti con infezione respiratoria". Lo indica la nuova circolare del ministero della Salute di aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici. I test non vanno effettuati in assenza di prescrizione medica od ospedaliera.

Per ottimizzare le risorse, si legge nella circolare, si raccomanda di "effettuare un unico tampone naso faringeo e orofaringeo per ogni paziente". I pazienti che sono stati già confermati positivi, inoltre, "non devono essere sottoposti ad ulteriori test diagnostici per COVID-19 fino al momento della guarigione clinica che deve essere supportata da assenza di sintomi e tampone naso-faringeo ripetuto due volte a distanza di almeno 24 ore e risultati negativi per la presenza di SarsCov2 prima della dimissione". La circolare indica l'esecuzione prioritaria dei test diagnostici anche a "primi individui sintomatici all'interno di comunità chiuse per identificare rapidamente i focolai e garantire misure di contenimento". Se la capacità di esecuzione dei test è limitata, "tutti gli altri individui che presentano sintomi possono essere considerati casi probabili e isolati senza test supplementari".

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Tra le categorie a cui effettuare i test tampone rapidi prioritariamente, figurano dunque gli operatori sanitari esposti a maggior rischio (compreso il personale dei servizi di soccorso ed emergenza, il personale ausiliario e i tecnici verificatori), "per tutelare gli operatori sanitari e ridurre il rischio di trasmissione in ospedale". Inclusi nella circolare appena emanata del ministero della Salute anche gli operatori dei servizi pubblici essenziali sintomatici, anche affetti da lieve sintomatologia per decidere l'eventuale sospensione dal lavoro; operatori, anche asintomatici, delle RSA e altre strutture residenziali per anziani. Indicate infine le persone a rischio di sviluppare una forma severa della malattia e fragili, come persone anziane con comorbidità quali malattie polmonari, tumori, malattie cerebrovascolari, insufficienza cardiaca, patologie renali.

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Nei laboratori autorizzati per le analisi dei tamponi, precisa la circolare "la presentazione di campioni relativi a personale sanitario dovrà ottenere priorità assoluta e la comunicazione del risultato dovrà avvenire in un arco di tempo massimo di 36 ore". Questi i dispositivi diagnostici per il rilevamento di Sars-CoV-2 Rna e le aziende elencate nel documento di 24 pagine del ministero: Bosphore Novel Coronavirus (2019-Ncov) Detection Kit (AZIENDA: Anatolia Tani Ve Biyoteknoloji Urunleri Arastirma Gelistirme Sanayi Ve Ticaret Anonim Sirketi); Standard M nCoV Real-Time Detection Kit (AZIENDA: SD Biosensor Inc); Allplex 2019-nCoV assay (AZIENDA: Seegene, Inc.); Quanty Covid-19 (AZIENDA: Clonit Srl); Genefinder COVID-19 Plus Realamp kit (AZIENDA: Osang Healthcare); Novel Coronavirus (2019-NCOV) Real time multiplex rt-pcr kit (AZIENDA: Shanghai ZI BIO-TECH CO., LTD); On-site rapid pcr diagnostic system (AZIENDA: Sosepharm): Labgun covid-19 assay (AZIENDA: Labgenomics CO. LTD.); Realquality rq-2019-ncov (AZIENDA: AB Analitica srl); Corona virus disease 2019 (COVID-19) Nucleic acid detection kit (AZIENDA: Oacp S.R.L.); SimplexaTM COVID-19 Direct assay (AZIENDA: DiaSorin Molecular LLC).

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Nelle aree di alta trasmissione del Covid-19, a fronte di un sovraccarico dei laboratori diagnostici, si può considerare la possibilità di utilizzare laboratori mobili o "drive-in clinics", consistenti in strutture per il prelievo di campioni attraverso il finestrino aperto dell'automobile su cui permane il paziente. Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute, precisando che per la Commissione europea, "queste strutture permettono di ridurre il rischio di infezione al personale sanitario o altri pazienti".

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