Coronavirus. La richiesta dell'Asppi Catanzaro: "Riprendere le attività all'università ad ottobre 2020 per evitare il totale collasso del sistema immobiliare"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Coronavirus. La richiesta dell'Asppi Catanzaro:  "Riprendere le attività all'università ad ottobre 2020 per evitare il totale collasso del sistema immobiliare"

  23 aprile 2020 18:48

 L’ASPPI Catanzaro denuncia il black-out.del mercato immobiliare nel capoluogo di Regione causato dall’emergenza Covid-19.

"Tutte le agenzie immobiliari hanno registrato un calo della domanda dovuta all’incertezza del futuro e molti atti di compravendita immobiliare e di mutuo sono stati forzatamente rimandati lasciando nel limbo molte famiglie che con sacrificio hanno investito i propri risparmi nel mattone per garantire un futuro meno gravoso ai propri figli. L’avere considerato l’attività dei notai tra quelle essenziali privandola dell’ausilio fondamentale delle agenzie immobiliari ha di fatto paralizzato l’intero settore. Discorso a parte il mercato locatizio laddove il Governo ha previsto il giusto sostegno per i conduttori di attività commerciali con il recupero fiscale tramite credito d’imposta del 60% per i canoni di locazione del mese di marzo (es: su un canone di € 500,00 il recupero fiscale è di ben € 300.00) mentre nulla ha previsto per i mesi successivi, per i locatori che non percepiranno alcun canone, per le locazioni abitative ed in particolare per le locazioni degli studenti universitari".

Banner

"La doverosa sospensione delle attività del Campus Universitario - si legge nella nota -  e lo svolgimento delle lezioni in modalità telematica hanno consigliato molti studenti a rientrare presso le proprie residenze concordando la risoluzione dei contratti con i locatori prontamente andati incontro ai conduttori riducendo i canoni ed i tempi di preavviso per la risoluzione degli stessi".

Banner

"In questo contesto per evitare che la situazione peggiori è necessario assicurare alle famiglie ed agli studenti una serena ripresa delle attività presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro fin dal mese di ottobre 2020. La prima cosa da fare sarebbe quella di evitare il rischio di nuovi contagi nel caso di una seconda ondata (già prevista per il prossimo autunno) realizzando da subito altrove il centro COVID regionale; l’attuale situazione di incertezza potrebbe provocare un calo di iscrizioni e di trasferimenti minando di fatto la funzionalità dello stesso Campus con ovvie ripercussioni sull’intero tessuto economico".

Banner

"Ben venga dunque la campagna di ascolto promossa dall’Assessore al Personale e Avvocatura del Comune di Catanzaro, Danilo Russo estesa a tutte le altre associazioni di categoria per l’individuazione concreta dei problemi e la proposizione delle soluzioni ma ciò che più preme in questo periodo è convincere il Commissario Giuseppe Zuccatelli della possibilità da tutti ritenuta concreta di realizzare il centro COVID regionale presso l’ex Villa Bianca un tempo Policlinico Mater Domini ed oggi sede di alcune Unità operative e di uffici amministrativi che potrebbero - come già detto da autorevoli rappresentanti di categoria - essere comodamente trasferiti al Campus".

"L’Associazione Sindacale dei Piccoli Proprietari Immobiliari di Catanzaro pertanto auspica che tutte le forze politiche attraverso i rispettivi rappresentanti, Senatori, Deputati, Presidente della Regione, Consiglieri Regionali, Comunali ed Associazioni di Categoria continuino il pressing sia nei confronti del premier Conte che del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri per approfondire l’idea lanciata dal Rettore Prof. Giovambattista De Sarro troppo frettolosamente bocciata dal Commissario Zuccatelli". 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner