“Questa grave epidemia ha sconvolto i parametri della convivenza. In Italia la preoccupazione è ancora tanta. La Calabria, sino ad oggi, ha retto bene”. Lo afferma in una nota L’sssociazione Sud Democratici.
“La fase emergenziale che abbiamo vissuto ci ha reso piu’ consapevoli e pronti ad affrontare una possibile recrudescenza ed eventuali altri eventi di questo tipo .
Certamente dobbiamo convivere ancora per un certo tempo con l’epidemia, e vanno prese tutte le necessarie misure preventive di controllo e di contrasto .
La Calabria, territorio meno colpito, ma comunque virtuoso per come sta fronteggiando l’evento, sta discutendo, soprattutto a Catanzaro, se e dove realizzare un Centro per il Coronavirus/malattie infettive.
A Catanzaro, durante la fase acuta, esponenti della sanita’ e delle istituzioni , gruppi politici, associazioni e altri, individuarono il Policlinico Universitario come struttura sanitaria disponibile piu’ pronta perfronteggiare un eventuale picco dell’epidemia e chiesero di preparare un’ ala dell’ospedale universitario come area Covid .
Si vuole ricordare che il tutto sarebbe stato realizzabilein tempi brevi ed in sicurezza, considerando , che sono sospesi i corsi universitari e la quasi totalità dei servizi rutinari non d’urgenza. Invece tale proposta è stata e continua a essere osteggiata dal Rettore e dal corpo docente, ma anche da esponenti politici, prevalentemente di centro-destra. I motivi del diniego, sono per noi , privi di sostanza e faziosi”, continua Sud Democratici.
“Sono arrivati a chiedere un ospedaletto da campo militare da realizzare adiacente al Policlinico pur di evitar l’utilizzo della struttura . La proposta e’ stata assurda : una tendostruttura si realizza la’ dove non c’è altra soluzione idonea, (terremoti, calamità in zone prive di ogni altra possibilità) , ma non accanto a un ospedale adeguatamente attrezzato e già disponibile.
Il Rettore dell’Università Magna Grecia , ha recentemente proposto di realizzare un Centro Covid per malattie infettive presso la struttura Villa Bianca di Catanzaro.
Noi Sud Democratici riteniamo possibili e necessarie altre soluzioni .
In Calabria presso alcuni ospedali sono presenti divisioni di malattie infettive, con oltre ottanta posti letto, che hanno retto bene l’urto dell’epidemia.
Al Pugliese/Ciaccio esiste già una struttura di malattie infettive, a se stante ma direttamente collegata con appositi percorsi all’intero corpo dell’ospedale, dotata di 20 posti letto , possibili ad essere portati a 40.
Anche presso il Policlinico Universitario esiste una cattedra di malattie infettive.
Riteniamo , che invece di un Centro Regionale Coronavirus/Malattie infettive, serva un efficace piano per la prevenzione , maggiori interventi ambulatoriali e cure a domicilio e che i reparti di malattie infettive ricevano solo chi necessita di ricovero. Uno sciaguratoritorno dell’ emergenza si dovrà affrontare sul territorio e negli già organizzati ospedali potenziati dal punto di vista strutturale , delle attrezzature, posti letto e personale specializzato. La proposta di dare vita adun'unica struttura per le malattie infettive di 140 posti letto, che avrebbe come conseguenza la chiusura di tutti i reparti di malattie infettive presso gli ospedali calabresi (Reggio, Cosenza, Crotone, Catanzaro, ecc.) è unaproposta non sostenibile ne’ per l’immediato, ne‘ per il prossimo futuro.
Perché un cittadino affetto da un batterio o da un virus dovrebbe raggiungere da ogni parte della Calabria la struttura di Villa Bianca piuttosto che essere accolto nei reparti di malattie infettive collocati in modo organico alle strutture ospedaliere( per poter subito utilizzare ogni attrezzatura e competenza specialistica ) a lui piu’ vicine, potenziate come suddetto e prevedendo ogni precauzione del caso ?
Un Centro Coronavirus/malattie infettive a Villa Bianca,si realizzerebbe, dopo avere speso alcuni milioni di euro, probabilmente fuori tempo massimo per l’attuale emergenza o comunque , sperando il contrario, sarebbe “pienamente” utilizzato allo scopo per un brevissimo tempo.
Risulta irrealistica ( a dir poco) la proposta, di destinare in futuro il centro Covid Villa Bianca come centro di ricerca.
Non vogliamo minimizzare assolutamente alcune comprensibili preoccupazioni dell’Universita’ inerenti la ripresa dell’attivita’ clinica verso i pazienti no Covid, il futuro delle scuole di specializzazioni e l’attivita’didattica dei studenti.
Siamo fortemente consapevoli dell’importanza fondamentale che l’Universita rappresenta per il futuro della Calabria .
Pertanto riteniamo, che nella riorganizzazione complessiva della sanita’ catanzarese/calabrese, nell’ottica e nella prospettiva dell’integrazione fra Policlinico universitario Mater Domini e ospedale Pugliese Ciaccio , uno spazio dedicato alle malattie infettive compreso il Coronavirus, aggiuntivo a quanto già presente in Regione, potrà essere rapidamente realizzato presso l’attuale palazzina di malattie infettive sita tra il Pugliese e il Ciaccio. La cattedra universitaria potrebbe li, nell’ambito di ogni sinergia fra i due ospedali, svolgere ogni attività di ricerca.
La struttura di Villa Bianca- conclude l’associazione - dovrebbe rimanere e svilupparsi ancora di piu come struttura destinata a quei servizi territoriali che aiuterebbero a decongestionare l’Ospedale per riportarlo alle sue naturali prerogative.
Riteniamo sia necessario interrompere la catena di errori che si sono commessi in Calabria nell’ ambito della sanita’ , che troverebbero invece continuita’ nella realizzazione di Villa Bianca come ospedale dedicato.
La serietà e la competenza dei Commissari Cotticelli e Zuccatelli potranno aiutare molto”.
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