Coronavirus. Le indicazioni del ministero della Giustizia per il personale addetto alle notifiche giudiziarie

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Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede
  13 marzo 2020 14:39

"Limitare gli accessi del personale presso abitazioni private, laboratori artigianali e stabilimenti industriali, locali commerciali, ogni ufficio o struttura pubblica o privata, ai soli fini dell'espletamento di attività urgente di notificazione o del compimento di atti esecutivi parimenti urgenti".

Così il Ministero della Giustizia, per il tramite del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, dopo aver consultato e posto specifici quesiti anche alla Protezione civile e al Ministero della Salute, ha adottato misure di contenimento e contrasto al contagio da Coronavirus anche per il personale in servizio negli Uffici Notificazione Esecuzioni e Protesti, "calibrate sulle peculiarità delle competenze attribuitegli".

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L’Amministrazione, con la nota del 12 marzo 2020, rinviando alle Linee guida emanate dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Giudiziaria il 10 marzo 2020 per la riduzione della presenza del personale in ufficio a favore dell'adozione di modalità di comunicazioni telematiche, la contrazione degli orari di apertura al pubblico e regolamentando l'affluenza ai soli casi assolutamente imprescindibili, ha dettato alcune indicazioni relative alle modalità di attività all'esterno che il personale UNEP svolge come compito specifico della funzione, tenendo presente il quadro normativo introdotto dal decreto-legge 8 marzo 2020, n. 11 e il cd. "periodo cuscinetto" che sospende fino al 22 marzo 2020 le udienze e "la decorrenza di tutti i termini per il compimento di qualsiasi atto nell'ambito dei procedimenti rinviati".

La nota, infine, autorizza il personale, nel rispetto delle prescrizioni a tutela della riservatezza, ad assumere informazioni contattando l'Autorità sanitaria "per verificare lo stato di malattia o di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria o di isolamento sanitario del destinatario dell'atto o dei suoi conviventi".

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