Coronavirus. L'Europa affronta il Covid con il "solito" compromesso. Ma subito fino a 1000 miliardi per affrontare la probabile recessione

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images Coronavirus. L'Europa affronta il Covid con il "solito" compromesso. Ma subito fino a 1000 miliardi per affrontare la probabile recessione
Conte e Merkel
  10 aprile 2020 19:00

di MASSIMO PINNA

Non è bastato il Coronavirus a far fare all’UE il salto di qualità tanto atteso. Sia chiaro, ieri sera all’Eurogruppo si sono messi in moto, per ora teoricamente, una mole di euro che potrebbe arrivare a trilione di euro. Ma la situazione nel suo complesso non è stata ‘sfruttata’ politicamente per quello che la crisi senza precedenti determinata dal Covid avrebbe meritato.

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Ovvero, una risposta univoca, chiara, forte e comprensibile, soprattutto da quell’immaginario collettivo che sull’Europa registra un pericoloso calo di appeal nell’opinione pubblica europea. Ma tant’è. Il compresso raggiunto è il solito al quale ci ha abituata l’Europa. Nessun vinto, nessun vincitore.

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Non ci sono ancora gli eurobond, come voleva l'Italia, ma non ci sono nemmeno quasi condizioni all'attivazione del fondo salva Stati. D'altra parte a dimostrare che sia un pareggio è che quando tutti urlano alla vittoria, in pratica non ha vinto nessuno.

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Un compromesso, questo è. E nessun sogno di rilancio europeista in vista. Se mai c’è stato, a questo punto il dubbio è lecito. Ma restando ai fatti, l’accordo raggiunto ieri sera all’Eurogruppo, come dice il ministro italiano all'Economia Roberto Gualtieri, è il primo tempo. Il secondo è ancora tutto da giocare. Ipotizzando che tutto quello deciso ieri diventi operativo, si può tentare di descriverlo per meglio comprendere le misure che possono dare comunque un aiuto alle economie, in prospettiva recessive, di gran parte dei 27 Stati membri. Quattro strumenti, Mes, Sure, Bei e Fondi di Recupero, (Recovery Fund). Alcuni pronti, con 500 miliardi di euro già attivabili, altri 500 miliardi tra un po', mentre il resto è demandato a future, incerte, riunioni intergovernative.

Ad oggi, avremo, un piano di interventi di un valore complessivo da mille miliardi di euro, basato su quattro pilastri: 240 miliardi del Mes, i prestiti Bei per le imprese per 200 miliardi e il meccanismo per finanziare le Cig per 100 miliardi. Infine il piano per la ripresa che avrà un valore indicativo di circa 500 miliardi.

 

 

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