In questi “difficili” giorni, durante i quali gli operatori sanitari dell’A.O. Pugliese-Ciaccio” stanno, ancora una volta, concretamente dimostrando la propria professionalità e abnegazione, sono pervenuti alla Direzione dell’Azienda molteplici sollecitazioni, da parte delle Organizzazioni Sindacali, sia della Dirigenza Sanitaria che del Comparto (talvolta anche ripresi dai media), ad assicurare ai lavoratori la dovuta sicurezza durante lo svolgimento della loro rischiosa attività.
Superfluo rimarcare che l’Azienda non può che condividere le esigenze espresse e non venir meno a quello che costituisce un suo preciso dovere, morale prima ancora che legale.
A tal riguardo precisa quanto segue:
Dispositivi di protezione individuali (DPI): a fronte di una riconosciuta difficoltà (di estensione mondiale!) al loro approvvigionamento e, quindi, di una oggettiva limitatezza delle scorte, una distribuzione apparentemente restrittiva, ma, nella realtà, oculata, ne ha favorito l’uso appropriato, per cui, di fatto, non sono mai venuti a mancare ed è stata garantita la fruibilità agli operatori, conformemente a quanto indicato dalle circolari ministeriali (n° 5443 del 22.02.2020, n° 9220 del 17.03.2020 e n° 9268 del 18.03.2020); doveroso rimarcare l’importanza che hanno rivestito le tantissime persone ed associazioni che con le loro donazioni hanno fattivamente contribuito agli approvvigionamenti;
Tamponi rino-faringei sul personale: premesso che solo le più recenti linee di indirizzo ministeriali (0007865-25-03-2020) ne suggeriscono l’effettuazione, l’Azienda si era, comunque, già mossa in tal senso, predisponendo un apposita calendarizzazione dei tamponi, con inizio preventivato sin dalla data odierna, con riserva di priorità agli operatori delle aree a maggior rischio (Malattie Infettive, Rianimazione, Pronto Soccorso, Radiologia);
Percorsi interni differenziati: tenendo conto dell’epoca di progettazione e di costruzione, il “Pugliese” presenta oggettivi limiti derivanti da una “datata” concezione degli spazi e dei percorsi; ciò nonostante sono state adottate soluzioni organizzative che limitano al massimo l’uso promiscuo dei tragitti interni, a partire dal pre-triage sino a tutte le Strutture di riferimento per i pazienti COVID19 positivi e per i casi sospetti (Malattie Infettive, Terapia Intensiva); sono stati anche definiti specifici percorsi per i pazienti pediatrici, per i dializzati e le donne in stato di gravidanza; inoltre, considerata l’attuale collocazione del Servizio di Radiologia nel cuore del Presidio Ospedaliero, che determina oggettive difficoltà nell’individuare per i pazienti COVID positivi un percorso riservato per l’effettuazione degli esami TAC (quelli tradizionali vengono effettuati direttamente a letto, mediante apparecchio portatile), l’Azienda ha provveduto ad acquisire una TAC mobile che, a brevissimo, sarà posizionata in adiacenza all’edificio che ospita le Malattie Infettive, ad uso esclusivo dei pazienti ivi ricoverati.
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