"Abbiamo diffidato con nota della scrivente USB, gli amministratori del comune di Crotone, ad adempiere alla Direttiva 2/2020 “indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19 nelle pubbliche amministrazioni” ed ai successivi DPCM del governo", lo comunica l'Unione Sindacale di Base in una nota stampa.
"Nemmeno le direttive del governo di ieri, servono a far “pensare “ a questi amministratori che nulla è più importante della salute e della vita delle persone vista la contabilità dei morti e dei contagiati che non lascia scampo. Secondo gli amministratori gli uffici devono essere “presidiati”", continua il sindacato, spiegando le motivazioni di questa decisione. "Senza chiarire quali misure di salvaguardia del personale che resterà in servizio si intenda adottare per far sì che, chi è obbligato a lavorare, lo faccia con la massima sicurezza possibile, solo improvvisate disposizioni da vari dirigenti fatte alla “carlona” per lasciare i lavoratori a contagio virus".
Nel comunicato si legge: "Prima ancora del covid-19, abbiamo segnalato alle autorità competenti l’inadeguatezza e l’insensibilità dell’Amministrazione comunale di Crotone, per quanto riguarda la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, con tutto ciò che l’amministrazione dell’ente ha l’obbligo di adottare tutte le misure a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, a Crotone nulla è stato mai fatto".
"Nell’ordinanza n. 205 del 21/03/2020, il Commissario, ha ritenuto indifferibili, “la quasi totalità” dei servizi del Comune. A questo vanno ad aggiungersi, le disposizioni di servizio di alcuni dirigenti, che hanno stabilito non utilizzabile lo smart working per i loro servizi e si sono inventati che l’ufficio anche se non “servizio indifferibile”, deve essere presidiato, senza minimante aver aperto un tavolo sull’organizzazione del lavoro, nei termini e nei modi permessi", ed in conclusione l'USB scrive: "La salute dei lavoratori e le direttive non sono optional discrezionali di un dirigente ma obblighi per la pubblica amministrazione e soprattutto per garantire la pubblica incolumità della comunità di Crotone".
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