di TERESA ALOI
Nel centro storico di Melito Porto Salvo si respira silenzio. E paura. Paura che la situazione possa degenerare da un momento all'altro.
Il Comune che conta più o meno 11.000 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria stato "blindato" dal presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, per via dei troppi contagi da coronavirus. E' lì che, tra i primi comuni, è scoppiato il caso riscontrato alla Casa Famiglia per anziani "Raggio di Sole" .
Un ufficio postale, qualche supermercato che è più che altro una bottega un po' più ampia, e poi nulla. Ed è quel nulla che spaventa. Mancano le mascherine, i dispositivi di protezione individuale, oggi più che mai indispensabili per poter condurre una vita che, per il momento, di normale non ha proprio più nulla.
"Cerchiamo di sopravvivere - racconta un professionista - ma mi chiedo come possiamo farcela. Non possiamo più aspettare che le nostre richieste vengano esaudite". E intanto si esce anche quelle poche volte a settimana, fosse solo per andare a fare la spesa.
La domanda, al momento senza risposta, è una sola: "Perché non c'è stato ancora un tavolo con le associazioni di categorie, penso a Confcommercio, Associazioni industriali, la stessa Camera di commercio, per individuare aziende che possano riconvertire la loro produzione in dispositivi individuali di protezione?".
Del resto è quello che sta avvenendo un pò ovunque, in Calabria come nel resto del Paese. Ma a Melito Porto Salvo no. Lì, si esce senza alcuna protezione, mantenendo la distanza di sicurezza che, per loro, che non hanno nulla, è la cosa più importante per evitare contagi.
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