Non c'è alcuna data per celebrare la Naca. Ammesso che si svolga. Che non si celebrasse il Venerdì santo come da tradizione era più che normale (LEGGI QUI) considerata l'emergenza coronavirus.
"Il decreto per la Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, firmato dal cardinale Sarah il 19 marzo 2020, specifica che la data della Pasqua, essendo il cuore dell’anno liturgico, non può essere rinviata (il documento può essere letto al seguente indirizzo web: https://diresom.net/2020/03/20/congregation-for-divine-worship-and-the-discipline-of-the-sacraments-decree-on-the-holy-easter/)" ha spiegato, raggiunto telefonicamente, Luigi Mariano Guzzo, assegnista di ricerca in Diritto ecclesiastico e canonico che insegna Beni ecclesiastici e beni culturali presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
"Poi - ha aggiunto Luigi Mariano Guzzo - chiede ai vescovi di dare indicazioni, concordandole con le conferenze episcopali, circa le celebrazioni dei riti del Triduo Pasquale che, nel caso in cui i governi mantengano queste misure restrittive delle libertà fondamentali, dovranno svolgersi senza la presenza fisica dei fedeli e con l’omissione di alcuni segni (come la lavanda dei piedi, il Giovedì Santo). Inoltre, ai vescovi diocesani viene data facoltà di spostare le espressioni della pietà popolare, come le processioni, ad altri “giorni convenienti”, suggerendo, come proposta, il 14 e il 15 settembre".
Una simile scelta rimessa "al giudizio del vescovo diocesano. Il provvedimento della Santa Sede non incide quindi in maniera diretta sulle nostre celebrazioni pasquali, ma deve essere recepito – lo ripetiamo – dalle Conferenze episcopali e dai vescovi diocesani".
"Sulla celebrazione - ha concluso Mariano Guzzo - della processione della Naca, nonché su un eventuale slittamento di data, al momento non si può quindi dire nulla, in quanto l’’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone, non si è pronunciato. Ancor prima, d’altronde, bisogna capire quali indicazioni darà la Conferenza Episcopale Italiana e, soprattutto, attendere un provvedimento formale del governo italiano che estenda queste misure restrittive oltre il 3 aprile. Insomma: è necessario aspettare".
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