La deputata ricorda che "il Governo e Parlamento hanno fatto ciò che era importante potenziare il sistema sanitario, stanziando 9,5 miliardi di euro per l’intero comparto e 1,4 miliardi per l'aumento dei posti in terapia intensiva, passati da 5.179 prima dell’emergenza agli attuali 7596"
06 novembre 2020 13:33“Il nostro Paese a marzo si è trovato ad affrontare un evento travolgente come la pandemia da Covid-19. Fino a quando non ci sarà un vaccino per debellare il Coronavirus, la politica è chiamata a comba??ere una crisi sanitaria che si presenta, innanzitutto, come una crisi ospedaliera. Una crisi che è anche il frutto di anni di tagli e definanziamento a discapito della nostra sanità e della rete di assistenza territoriale. Una malagestione degli ultimi vent'anni perpetrata in molti sistemi sanitari regionali, allo scopo di arricchire la sanità privata a discapito del pubblico”. Lo dichiara Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 Stelle, durante il suo intervento in Aula a Montecitorio, a seguito dell’informativa del ministro Roberto Speranza.
“Governo e Parlamento hanno fatto ciò che era importante, - prosegue - potenziare il sistema sanitario, stanziando 9,5 miliardi di euro per l’intero comparto e 1,4 miliardi per l'aumento dei posti in terapia intensiva, passati da 5.179 prima dell’emergenza agli attuali 7596. E altri se ne aggiungeranno per un totale potenziale di 11307. Abbiamo più che raddoppiato la capacità di intervento sui pazienti più gravi, e con un unico scopo: governare il fenomeno".
"Ma ora dobbiamo tutti collaborare ed accogliere il sistema messo a punto dalla Cabina di Regia, dove partecipano anche le Regioni, basato non solo sull’ormai famoso valore Rt ma su ben 21 indicatori individuati dal D.M. 30 aprile 2020 i cui dati sono forniti proprio dalle singole Regioni. Alla luce di questi dati, le restrizioni imposte per territori hanno l’unico scopo di contenere i contagi ed evitare un lockdown nazionale, più duro e penalizzante per tuitti. Consapevoli della separazione e della gestione concorrente tra Stato e Regioni di alcune competenze garante dalla Costituzione, il nostro auspicio è che si mettano da parte gli eccessi propagandistici, e che si collabori uniti per affrontare questa pandemia”, conclude Danila Nesci.
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