“Viste le tante, a volte confuse e frammentarie, iniziative per fronteggiare il Covid-19 e le preoccupazioni di tutti i territori della Calabria per la precarietà di strumenti e materiali, c’è da sperare che chi ha responsabilità politiche disponga di una strategia che si avvalga di metodologie medico-scientifiche sul presupposto che la politica debba seguire nella catena di comando le indicazioni degli epidemiologici”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di ‘Io Resto in Calabria’ Francesco Pitaro.
Il neo eletto a Palazzo Campanella aggiunge: “La Regione si è dotata di una task force che include la collaborazione tecnico scientifica di esperti".
"Adesso, specie di fronte agli allarmi che arrivano da medici e operatori sanitari, sindaci, forze sociali, consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione e, insomma, dinanzi ad una situazione che inquieta, sarebbe opportuno sapere se il prof. Raffaele Bruno, direttore Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia, il prof. Paolo Navalesi, direttore dell’Istituto di Anestesia e Rianimazione dell’ Azienda Ospedale Università di Padova e il prof. Franco Romeo, direttore U.O.C. cardiologia del Policlinico Universitario Tor Vergata Roma e il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, sono concretamente vigili ed operativi e qual è la loro valutazione sul ‘caso’ Calabria”, sui bisogni reali, sulle iniziative avviate e da avviare”.
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