"Se la sanità pubblica è il primo settore in cui concentrare gli sforzi delle istituzioni per arginare la crisi da coronavirus, non c’è dubbio che al secondo posto negli interventi, statali e regionali, debba necessariamente esserci l’economia. Il tessuto produttivo dei territori è sottoposto a danni gravi e ingenti, in aumento giorno dopo giorno".
"Pertanto, consapevole che gli sforzi prioritari e immediati debbano essere rivolti al potenziamento delle strutture sanitarie nella logica di prevenzione, diagnosi e cura, e apprezzando gli immani sforzi che la Regione Calabria sta compiendo, con in testa la presidente Santelli, alla stessa governatrice mi rivolgo perché, non appena sarà possibile in termini amministrativi e finanziari, ponga ulteriore attenzione alle questioni economiche".
"Per questo, prendendo spunto da quanto fatto dalla Regione Piemonte, chiedo di tenere in considerazione, su base regionale e a prescindere da quanto farà il Governo, tre misure in favore di imprese e famiglie: 1. Immissione di liquidità nelle aziende dei settori più colpiti dalla crisi e alle famiglie, integrando le risorse stanziate dal governo nazionale in modo da allargare la platea di soggetti beneficiari o ampliare gli stessi fondi a disposizione. 2. Sblocco immediato dei pagamenti ai fornitori della Regione Calabria, che creerebbe un istantaneo ritorno positivo all’economia del territorio. 3. Prevedere risorse per la promozione dell’immagine del territorio una volta terminata l’emergenza, quantomeno per non penalizzare oltre la prossima stagione turistica".
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