Coronavirus. Primo caso a Stalettì: è una dipendente della struttura di Chiaravalle dove è stato accertato un focolaio (VIDEO)

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images Coronavirus. Primo caso a Stalettì: è una dipendente della struttura di Chiaravalle dove è stato accertato un focolaio (VIDEO)
Il sindaco di Stalettì, Alfonso Mercurio
  27 marzo 2020 12:44

di FRANCESCO PARAVATI

Anche a Stalettì è arrivato il primo caso di CoronaVirus, dopo i casi di Soverato (due coniugi provenienti dal Nord) e Gasperina (un medico in una zona isolata fuori del paese) è chiaro che la pandemia si sta diffondendo sulla costa ionica del catanzarese. Lo ha comunicato ufficialmente ai suoi concittadini il sindaco di Stalettì Alfonso Mercurio in un messaggio video dal suo ufficio con tanto di mscherina e pubblicato sulla pagina facebook del Comune che in questi giorni di isolamento sta diventando il luogo virtuale in cui i cittadini costretti in casa continuano a informarsi e scambiarsi messaggi di solidarietà (link al videomessaggio: https://www.facebook.com/Comune-di-Stalettì-188537635135703/ ).

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Cari cittadini, è una notizia che non avrei mai voluto dare ma purtroppo così abbiamo l’ufficialità della positività di corona virus di una nostra cittadina”. SI tratta di una giovane infermiera che operava presso il centro anziani di Chiaravalle in cui si è diffuso il virus. L’infermiera di Stalettì si trova in quarantena presso la stessa clinica ma nei giorni scorsi veniva dai genitori che vivono in Paese, così che anche loro ora sono costretti a una quarantena precauzionale e dovrebbero fare a breve l’esame del tampone per tranquillizzare i concittadini. “continuate a fare ben come avete fatto finora” ha concluso il sindaco Mercurio nel suo accorato appello “sono orgoglioso di voi e della serietà che avete dimostrato, noi stiamo affrontando l’emergenza con la massima serietà continuate ora a stare a casa più che mai!”.

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Il paese del catanzarese sul promontorio davanti il tratto più suggestivo del Golfo di Squillace era già in lockdown da quando il Presidente Conte aveva impedito i movimenti non essenziali. Disposizioni rispettate alla lettera dai cittadini, bar chiusi, anche il Jolly, quello delle famose granite normalmente aperto anche a natale e Capodanno, negozi serrati a parte i distributori di generi alimentari, in cui si entrava uno alla volta e ben dotati di mascherine attenti sotto l’occhio attento della polizia municipale, normalmente impiegata nel dirigere gli ingorghi dei vacanzieri durante l’estate e oggi a far rispettare le distanze di sicurezza e evitare saluti troppo ravvicinati e strette di mano dai cittadini, così come a censire i “forestieri” in fila a quello che era diventato il centro della vita del Paese, la rivendita Tabacchi Alì che fornisce anche servizi informatici di connessione a internet pagamenti e disbrigo pratiche. Ma nonostante la cautela il pericolo è arrivato, come succede da fuori, anche se, purtroppo, poco lontano.

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