Coronavirus. Pugno duro del Codacons contro la Regione: "Non ci basta sapere quanti sono rientrati, ma dove arrivano"

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images Coronavirus. Pugno duro del Codacons contro la Regione: "Non ci basta sapere quanti sono rientrati, ma dove arrivano"
Francesco Di Lieto
  23 marzo 2020 16:20

"A seguito di numerose richieste pervenuteci, riteniamo doveroso che la Regione Calabria provveda, con estrema chiarezza e la massima sollecitudine, a fornire non soltanto il numero dei soggetti che, avendo fatto rientro in Calabria, si sono registrati sul sito istituzionale, ma indichi anche il luogo di destinazione".

Lo chiede Francesco Di Lieto, vice presidente del Codacons che diffida la Regione Calabria a fornire quanto chiesto

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"Da giorni è attivo sul sito istituzionale della Regione Calabria una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. Una sorta di database per registrare il flusso degli arrivi e la loro destinazione. Com’è noto - spiega Di Lieto -  il rientro incontrollato anche nella nostra regione ha causato numerosi episodi di contagio. Tanto in un territorio che ha un sistema sanitario al collasso. Ciò ha imposto una serie di provvedimenti tesi a frenare questo esodo di ritorno. Purtroppo, come evidenziato dallo stesso Governatore, si stima che solo 1/3 dei soggetti rientrati in Calabria si sia registrato sul sito istituzionale".

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"Riteniamo doveroso precisare che non si vuol certo fomentare un clima di odio o di caccia alle streghe bensì cercare di tutelare la salute pubblica e contenere i rischi per tutti atteso che le condizioni del sistema sanitario attuale non sono in grado di o?rire garanzie di cure per tutti coloro che hanno necessità di terapia intensiva, nè di garantire allo stesso personale sanitario strumenti adeguati di protezione. La situazione è grave. Non vogliamo arrivare alla delazione, denunciando i nostri vicini, ma spingerli a fare il proprio dovere, rispettando le regole. Se qualcuno - ricorda Di Lieto -  è rientrato e non si è segnalato, dev’essere portato a farlo per il bene della comunità e di tutti".

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Da qui  "al ?ne di creare una rete virtuosa tra istituzioni e cittadini onde porre in essere un reale e capillare controllo sui territori - teso a preservare la salute pubblica - onde veri?care la rispondenza delle segnalazioni agli e?ettivi rientri" la richiesta alla Regione   di pubblicare "sul proprio sito istituzionale non solo il numero dei soggetti che si siano registrati, avendo fatto rientro in Calabria ma anche il luogo di destinazione  per consentire una auspicata collaborazione dei cittadini nell’individuare e segnalare soggetti che - sebbene rientrati - non abbiano provveduto a rappresentarlo alle Autorità".     

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