Coronavirus. Ritardi delle imprese nei pagamenti, la Calabria è seconda. Maglia nera per la Sicilia

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Marco Preti
  21 ottobre 2020 17:26

La Sicilia "maglia nera" tra le regioni italiane per quanto riguarda le ripercussioni economiche negative dell'emergenza Covid-19 sulla puntualità dei pagamenti delle imprese.

A livello territoriale la Sicilia, con il 23,1%, mantiene il primato negativo di imprese che effettuano i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo, seguita dalla Calabria (22,9%) e dalla Campania (20,6%). Il Trentino Alto-Adige (6,7%) e le regioni più colpite dall'emergenza sanitaria, vale a dire Emilia-Romagna (8,1%) e Lombardia (8,4%), sono, invece, quelle che registrano meno ritardi gravi, nonostante il notevole incremento rispetto a dicembre del 2019.

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È quanto emerge dallo Studio Pagamenti, aggiornato al 30 settembre 2020, realizzato da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information. Rispetto al trimestre precedente, il Nord Est e il Nord Ovest del Paese hanno registrato l'incremento più elevato di ritardi gravi (rispettivamente 10,4% e 11,8%). Il Nord Est tuttavia si conferma ancora una volta l'area geografica più affidabile, con il 43% delle imprese che pagano alla scadenza, mentre al Sud e nelle Isole, dove le imprese puntuali sono solo il 22,6%, si evidenziano maggiori difficoltà.

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"Dall'analisi dei dati - commenta Marco Preti, Amministratore Delegato Cribis - l'impatto negativo dell'emergenza sanitaria sulle nostre imprese è sempre più evidente. Adesso più che mai è fondamentale un'attenta gestione di fornitori o partner commerciali, per intervenire tempestivamente sulle situazioni in rapido deterioramento".

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"Lo studio - aggiunge Preti - rileva l'incremento più alto nei pagamenti superiori a 30 giorni rispetto a fine 2019 nel settore dell'industria, ma evidenzia anche lo stato di sofferenza dei settori più colpiti dal lockdown, quali bar e ristoranti, i servizi ricreativi e cinematografici, tutti agli ultimi posti nella classifica dei meno virtuosi nei pagamenti".

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