Coronavirus. Scutellà (M5S): "Indennizzi anche per autonomi e professionisti"

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Elisa Scutellà
  28 marzo 2020 19:30

 «Il governo non lascerà indietro nessuno. Soprattutto in questo momento di grande crisi. Il decreto interministeriale, annunciato dalla ministra al Lavoro Nunzia Catalfo, prevede per i lavoratori autonomi e per i professionisti un indennizzo di 600 euro per il mese di marzo da richiedere alle casse di appartenenza. È questa la strada giusta perché per fronteggiare questa emergenza sanitaria ed economica ci vuole veramente l'impegno di tutti».

 È quanto dichiara la portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati, Elisa Scutellà, soddisfatta per il provvedimento varato dal governo a tutela del popolo dei professionisti a gestione separata. Quindi avvocati, architetti, ingegneri, commercialisti, giornalisti, il mondo professionale che ha una propria cassa di previdenza di riferimento.

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«È l’ennesima risposta – dice la Scutellà – a quanti avevano colto l’occasione per lanciare strali sul governo che, lo voglio ricordare, sta lavorando in modo egregio pur nel momento più critico e drammatico vissuto dal nostro paese dal secondo dopo guerra ad oggi. Anche i lavoratori autonomi a gestione separata potranno richiedere l’indennizzo di 600 Euro per il mese di marzo. Non potevamo abbandonare una fascia di lavoratori esclusa sia dalla possibilità di accedere alla cassa di integrazione in deroga sia di percepire l'indennizzo previsto dall'Inps: era necessario un intervento ad hoc di tutela per i professionisti e gli autonomi. Il governo ha avuto la giusta sensibilità ed ha messo in cantiere le misure che saranno operative già dalle prossime ore. Ovviamente, anche per raggiungere questo risultato è stato determinante l’intervento decisivo del gruppo parlamentare cinque stelle che ha chiesto e ottenuto dal governo questo importante intervento di sostegno al reddito. L’auspicio – conclude Scutellà – è che si possa ritornare preso alla normalità ma per far sì che ciò avvenga dovremo rispettare concretamente le linee imposte dal Decreto “Io resto a casa”. È l’unico modo per vincere questa guerra».

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