"Abbiamo avuto modo di leggere la querelle, ripresa da alcune testate giornalistiche locali, relativa alla mancata apertura e al mancato utilizzo di un intero padiglione del Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro, di nuova costruzione, da destinare ad Ospedale Covid 19". Si legge in una nota stampa di Articolo Uno Catanzaro e Articolo Uno – Coordinamento Regionale. "La condotta omissiva del Governatore della Calabria Jole Santelli, e l’atteggiamento acquiescente del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, dimostrano una totale sottovalutazione della problematica e una certa approssimazione nel gestire la grave crisi che sta mettendo in ginocchio l’Italia e il mondo intero. Purtroppo, - prosegue - abbiamo dovuto constatare la protervia del Presidente Santelli nel perseguire altra strada da quella suggerita, dopo la diramazione del comunicato stampa del 22 marzo, con il quale è stata annunciata la costruzione di un Ospedale da campo, una tendopoli modulare, che dovrebbe sorgere nell'area adiacente al policlinico universitario di Germaneto, alle porte di Catanzaro. Una struttura che dovrebbe essere realizzata con il coordinamento dell'Agenzia del demanio e che nelle previsioni dovrebbe contenere 80 nuovi posti terapia intensiva e subintensiva".
"Abbiamo un plesso ospedaliero-universitario già pronto, - si legge ancora - predisposto all’utilizzo clinico, separato e quindi isolato dagli altri plessi, con tutte le caratteristiche per essere subito adibito ad Ospedale Covid per fronteggiare l’emergenza, con una disponibilità di ben 90 posti letto, che potrebbero essere portati a 200 posti letto, eppure si preferisce costruire un nuovo Ospedale da campo, una tendopoli, che dovrà essere smontata allorquando l’emergenza sarà finita. E dire che in quel plesso universitario basterebbe soltanto collocare l’attrezzatura necessaria. Null’altro per farlo funzionare. Cosa si aspetta? Quanto ulteriore tempo dovremo perdere? Lo stesso Rettore dell’Università Magna Grecia, prof. De Sarro, sentito sul punto, ha dichiarato che ci sono 90 posti all’interno del Policlinico che possono diventare 180 ed immediatamente attivabili".
"Non solo, - ribadiscono - ha rincarato la dose dichiarando che “si sono perse settimane importanti, credo che la deputazione calabrese dovrà intervenire subito investire il Ministero della Sanità, denunciando quanto sta avvenendo a Catanzaro. Il Sindaco della città ha il dovere, nell’interesse delle persone, d’intervenire con energia per fare piena luce”. Ad onor del vero, ArticoloUno Catanzaro, attraverso il proprio parlamentare on. Nico Stumpo, già nelle scorse settimane, non appena si era palesata la necessità di reperire nuovi posti letto per far fronte all’emergenza sanitaria, si era attivata, indicando, sin da subito, quel nuovo plesso come struttura ospedaliera da adibire ad ospedale Covid"..
"Sapevamo - proseguono - per conoscenza diretta che quel plesso è una struttura su nove livelli, già attrezzata per creare posti di terapia intensiva, essendo dotata già dei tre impianti fondamentali per ossigeno, aria compressa e vuoto. Avevamo chiesto e ottenuto conferma nelle sedi competenti, non condividendo assolutamente la scelta del Presidente Santelli di rinunciare ad attivare questo plesso di nuova costruzione e ultimazione. La discrezione con cui si è operato fino ad oggi, è dettata esclusivamente dalla consapevolezza della drammaticità del momento e dalla priorità di fare squadra, secondo il metodo suggerito dal Ministro Roberto Speranza, tra tutti coloro che sono chiamati a dare risposte idonee a vincere questo terribile nemico".
"Abbiamo già provveduto - concludono - a segnalare formalmente la problematica tanto al Commissario dell’A.O. “Mater Domini “ , dott. Giuseppe Zuccatelli, quanto al Ministro Roberto Speranza e a richiedere un loro tempestivo intervento. Sia chiaro a tutti, comunque, che siamo ben consapevoli che la vicenda verte in materia sottratta alla competenza del Presidente della Giunta Regionale, al quale non spetta il potere di individuare gli Ospedali da adibire all’emergenza sanitaria, ma soltanto di offrire la disponibilità di strutture. Non è un braccio di forza che si vuole ingenerare. Ci sarà un tempo per le polemiche di ordinaria quotidianità politica. Ma quello sarà un tempo di pace. Oggi è tempo di coesione e solidarietà. Ecco perché chiediamo al Presidente Santelli di rivedere saggiamente subito le proprie posizioni, di coordinarsi con il Commissario delle A.O. “Pugliese Ciaccio” e del Policlinico Universitario “Mater Domini”, dott. Zuccatelli, con il Magnifico Rettore, prof. De Sarro, con il Sindaco di Catanzaro, dott. Abramo, e avviare da subito la conversione del nuovo padiglione del Policlinico Universitario Mater Domini in Ospedale Covid 19.
Di seguito la lettera.
Al sig. Ministro della Salute
On. Roberto Speranza
spm@postacert.sanita.it
Al Commissario della A.O. Mater Domini Catanzaro
Dr. Giuseppe Zuccatelli
protocollo.materdomini@postecert.it
Oggetto: costruzione Ospedale da campo a Catanzaro
Catanzaro, 27 marzo 2020
Egr. sig. Ministro, Egr. sig. Commissario della A.O. “Mater Domini” di Catanzaro,con la presente, portiamo alla Vostra attenzione, la vicenda relativa alla costruzione di un Ospedale da campo, una tendopoli modulare, nelle adiacenze del Policlinico Universitario “Mater Domini”, improvvidamente annunciata dal Presidente della Giunta regionale Jole
Santelli, in un comunicato stampa del 22 marzo u.s.. Per come Vi sarà già noto, da tempo è stato costruito un nuovo plesso annesso alla struttura del Policlinico Universitario, elevantesi su 9 livelli intercomunicanti tra loro, ed ideale per essere, SUBITO, adibito ad Ospedale Covid per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ha una disponibilità di 90 posti, che possono essere portati a 200, ed è già dotato degli impianti funzionali fondamentali (gas, aria compressa, etc.).
Incredibilmente, fino ad oggi e nonostante i plurimi solleciti, da ultimo anche quello severo del Magnifico Rettore prof. De Sarro, la Presidente Santelli non ha mosso un dito per aprire e mettere in funzione il nuovo plesso Universitario. Riteniamo che non avrebbe alcun senso costruire un nuovo Ospedale da campo modulare, una tendopoli, che dovrebbe essere smontata alla fine dell’emergenza, quando esiste già una struttura Ospedaliere finita che deve essere solo dotata dei macchinari. Riteniamo, altresì, che si verta in un campo non rimesso alla esclusiva competenza della Regione, essendo prerogativa del Governo centrale l’indicazione dei siti dove costruire o convertire strutture già esistenti, in ospedali Covid emergenziali.
Non è assolutamente nostra intenzione, in un momento di così delicata e triste emergenza sanitaria, aprire e acuire contrasti politici né, tantomeno, invocare scontri istituzionali. Seguiamo la via del dialogo e della concertazione politica ed istituzionale, per così come saggiamente indicato a tutti gli italiani dal Ministro Speranza e dall’intera compagine governativa. Ci sarà un tempo per le polemiche, oggi e tempo di coesione. E pur tuttavia, non possiamo omettere di segnalare il grave ritardo della Regione Calabria nell’attivare il nuovo plesso universitario e destinarlo a Ospedale Covid. In gioco c’è la vita delle persone, ma anche l’opportunità di dare segnali di gestione efficiente e razionale dell’apparato amministrativo pubblico.
Per tali ragioni, succintamente indicate, Vi invitiamo a voler intervenire, ciascuno nelle proprie competenze e funzioni, presso la Giunta Regionale calabrese, al fine di indurla ad una saggia e attenta riflessione sulla scelta operata di costruire un nuovo Ospedale da campo, optando, invece, per l’immediata apertura del nuovo plesso già esistente, ultimato e dotato
dell’impiantistica fondamentale per essere destinato ad Ospedale Covid. Sicuri della Vostra sensibilità e disponibilità, cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
ArticoloUno - Coordinamento Regionale Calabria
Catanzaro, 27 marzo 2020
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