Corsi: "Chi ha sabotato il Consiglio comunale dimostri in che modo si farà il nuovo ospedale e con quali soldi"
Palazzo De Nobili a Catanzaro
17 giugno 2025 12:25
Nota stampa del consigliere comunale Antonio Corsi.
"Se il sindaco Fiorita non ha i numeri, come sostengono coloro che hanno sabotato la discussione sul nuovo ospedale, perché coloro che dicono di averli non li usano per bocciare il bilancio, per dimettersi in massa o più semplicemente per bocciare una mozione a loro non gradita o approvarne una loro? L’abbandono dell’aula e le pressioni esercitate sul consigliere Lostumbo - che la mozione l’aveva sottoscritta - a non entrare in aula, sono un capolavoro di ipocrisia e cinismo che purtroppo pagherà la città. Chi, subito dopo avere sabotato la mozione a favore del Pugliese, ha diffuso un comunicato stampa per annunciare che lo stesso Pugliese non si tocca, ha solo agito per invidia e per ottenerne un tornaconto personale. Ora la frittata è fatta e il presidente Occhiuto avrà mano libera. Visto che non è stato possibile confrontarsi pubblicamente con i rappresentati del suo partito, chi ha disertato il Consiglio comunale dimostri, carte alla mano, in che modo si farà il nuovo ospedale e che i soldi ci sono per davvero.
Non capiamo perché i sostenitori della costruzione del nuovo ospedale a Germaneto debbano usare argomenti pretestuosi e fuorvianti. Se i colleghi del centrodestra ci avessero fatto discutere nella sede istituzionale, avremmo spiegato perché – a nostro avviso – il potenziamento e il collegamento diretto dei due presidi esistenti, il “Pugliese” e il “Ciaccio”, non solo è fattibile tecnicamente, ma rappresenta anche la soluzione migliore per la città.
Se ci avessero fatto parlare, invece di sabotare la discussione, avremmo articolato la proposta, smontando quella che è la principale obiezione, cioè che si vorrebbe costruire un nuovo ospedale in una vallata alluvionale. Niente di più falso.
Noi pensiamo che – ferma restando l’esigenza di fornire ulteriori spazi al Policlinico Mater Domini, tra cui un pronto soccorso che alleggerisca la pressione su quello del Pugliese – il nuovo ospedale debba essere realizzato attraverso una rivisitazione complessiva dell’area, tale da configurare una logistica totalmente rinnovata. Scendendo nel dettaglio, noi ipotizziamo la realizzazione di un grande complesso ospedaliero attraverso:
La costruzione di un nuovo blocco ospedaliero nell’area dell’ospedale “Ciaccio” e quindi su un’area totalmente pianeggiante;
L’abbattimento e la ricostruzione totale dell’ala nord del Pugliese e quindi su un’area pianeggiante;
Il raddoppio degli spazi dell’attuale Pronto Soccorso, sempre nell’area pianeggiante;
La riqualificazione e l’ampliamento della palazzina dei poliambulatori, sempre su un’area pianeggiante.
Nell’area compresa tra i due presidi, andrebbero realizzate solo opere “leggere”, come due collegamenti tra il Pugliese e il Ciaccio, uno destinato ai servizi, l’altro ai mezzi privati, in modo da saldare funzionalmente i due blocchi; ma soprattutto l’attuazione del progetto redatto dalla Provincia di un maxi parcheggio multipiano, con annessa pista per l’elisoccorso, nell’area già indicata a ridosso del presidio “Ciaccio”.
Accanto a ciò noi ipotizziamo la rivisitazione di tutta la viabilità di accesso all’area ospedaliera sia dalla tangenziale ovest, sia da viale Pio X, sia dalla tangenziale est e la realizzazione di uno o più collegamenti pedonali diretti tra l’area ospedaliera e il Parco della Biodiversità “Michele Traversa” che trasformerebbero il Pugliese-Ciaccio nell’ospedale più verde d’Italia, a beneficio sia degli ammalati e delle loro famiglie, ma anche degli studenti in medicina.
Rispetto alle perplessità sull’ipotesi di abbattere e ricostruire l’ala nord del Pugliese, ricordiamo che questa tecnica è stata più volte utilizzata e viene tutt’ora utilizzata nel nord Italia. Possiamo citare qualche esempio. L’ospedale di Alzano, a Bergamo est, verrà riqualificato “a blocchi” e verrà completamente demolito e ricostruito secondo i più moderni dettami di edilizia sanitaria, il tutto garantendo il costante funzionamento dei servizi. A Brescia si lavora per una radicale trasformazione degli Ospedali Civili, che sono un’eccellenza italiana, attraverso l’abbattimento del cosiddetto “satellite”, la costruzione di un nuovo “main hospital” per urgenze, acuti e degenze, la ricostruzione ex novo del padiglione infettivi e del reparto pediatrico e infine la realizzazione del “Palasanità” che ospiterà i poliambulatori.
A Portogruaro, nel Veneto, il progetto del nuovo ospedale è articolato in tre fasi. Si parte con oltre 26 milioni di euro per la costruzione di un nuovo edificio a cinque piani, tre dei quali realizzati subito. Le successive fasi prevedono trasferimento dei reparti, demolizione delle vecchie ali, la creazione di una nuova area d’ingresso, sala conferenze e un ampliamento del pronto soccorso. Il piano include anche un nuovo parcheggio al posto dei magazzini dismessi.
Come vedete non si parla di fantascienza, ma di nuove possibilità che le moderne tecnologie costruttive offrono e quindi con l’opportunità di trasferire temporaneamente i reparti dei plessi demoliti. Chi vuole l’ospedale a Germaneto lo dica chiaramente, sostenendo la bontà delle sue argomentazioni, ma non si utilizzino falsità per demolire una proposta che mirava e mira tutt’ora a difendere il Pugliese-Ciaccio. Ma forse gli interessi di bottega, gli strani rapporti con l’Università, sono più importanti di tutto".