Nota stampa dei consiglieri comunali Antonio Corsi e Francesco Scarpino.
“L’area compresa tra i due presidi ospedalieri Pugliese e Ciaccio ricade nel Piano Regolatore Vigente in “Zona Territoriale Omogenea F3 – Servizi ed attrezzature di livello sovracomunale” e, pertanto, è perfettamente compatibile con un possibile intervento pubblico. Non ci sono vincoli di tutela o inibitori, se si esclude una piccola porzione di vincolo PAI che riguarda un fosso.
Poiché la vicesindaca e assessore all’urbanistica Iemma tarda, per ragioni incomprensibili, a fornire queste importanti informazioni non tanto al gruppo di Forza Italia, quanto all’intero Consiglio comunale e alla città, ci pensiamo noi, dopo avere consultato documenti e cartografie.
Possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che si è voluto fare terrorismo per impedire che i nuovi spazi ospedalieri si facciano a viale Pio X in modo da orientare la scelta su Germaneto. Se ci fosse un reale rischio frana, sulla stessa linea d’aria, dovremmo chiudere immediatamente la tangenziale nord, il Parco della Biodiversità, evacuare gli ospedali. Basta dare uno sguardo serio e non pregiudiziale al Portale Cartografico della Regione per verificare che l’area “rossa” che indica potenziali rischi di dissesto è posizionata a valle della tangenziale ovest e non tocca minimamente né l’area del Pugliese, né quella del Ciaccio, nè tantomeno quella dove dovrebbe essere realizzato il maxi parcheggio della Provincia.
La reticenza del vicesindaco e assessore all’urbanistica Iemma a rispondere ai quesiti posti da Forza Italia sulla sicurezza dell’area ospedaliera tra il Pugliese e il Ciaccio conferma che si è formata un’alleanza PD-Forza Italia per “uccidere” gli storici ospedali di Catanzaro e favorire gli interessi dell’UMG e di altri soggetti interessati allo sviluppo di Germaneto. Il documento prodotto dal PD alla vigilia del Consiglio comunale conferma i nostri sospetti.
La gravità dell’atteggiamento della vicesindaca Iemma è tale che il sindaco Fiorita, se vuole difendere gli interessi dell’Amministrazione e non essere complice di questa bassa e squallida operazione contro la città, deve procedere immediatamente al ritiro delle deleghe al reticente assessore all’urbanistica”.
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