Corsi preparto, Savazzi replica al Consultorio di via Fontana Vecchia: "Non smentito quanto ho raccontato"

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  26 febbraio 2023 21:26

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Chiara Savazzi con cui replica all'intervento odierno del Consultorio di Catanzaro in via Fontana Vecchia.

 

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"Ho letto la risposta della responsabile dell’Unità Operativa Tutela Donna Infanzia e Famiglia di Catanzaro e ho appurato, senza stupore, che la stessa non abbia confutato neppure uno dei contenuti da me esposti nell’articolo, proprio perché lo stesso si basa su fatti reali, raccontati addirittura riportando tra virgolette le parole esatte che mi sono state dette in diverse circostanze.
Vengo gravemente accusata di essermi espressa in maniera “infamante e volgare”, nonostante sia evidente che il mio scritto fosse volto a far emergere delle forti criticità del territorio (che la stessa dottoressa ammette essere presenti), le quali talvolta rappresentano un alibi a non fare del proprio meglio. Non ho voluto riportare nomi o scagliarmi contro qualcuno, proprio perché l’intento non era quello di accusare, ma di riflettere e far riflettere.
A questo proposito, infatti, non è stato negato che le mie numerose telefonate e la mia mail, per giorni di seguito, non abbiano ricevuto risposta, in orario di apertura del Consultorio (d'altronde non potrebbe essere detto altrimenti, considerato che esiste un registro chiamate e di posta elettronica); è stato confermato che in alcune sedi si opta per un numero ristretto di donne da seguire (quattro donne a fronte di una popolazione di 90.000 abitanti), lasciando fuori tutte le altre, sulla base di un sistema che non prevede neppure che ci sia un avviso pubblico, relativo all’inizio del corso, finendo per essere “escluse” dalla possibilità di seguirlo già al quarto mese di gravidanza, perché i posti sono appunto esauriti; non è stato negato che i modi con cui alcune operatrici si sono a me rapportate, sono stati freddi, distaccati e per nulla empatici; infine, è stato confermato che il Consultorio è rimasto sprovvisto anche di un’ostetrica e che, pertanto, il corso che sarebbe già dovuto iniziare a febbraio, non è stato ancora attivato. Quindi direi sia inutile accusare me e ciò che ho raccontato.
Questi sono gli argomenti che avevo descritto, non in modo infamante e volgare, bensì in modo oggettivo, e che infatti hanno ricevuto conferma. Proprio per questo, sarebbe stato molto più opportuno che venisse espresso rammarico e dispiacere da parte sua, proprio in quanto responsabile di un settore così importante, per tutti gli avvenimenti, che – come ho già detto – non riguardano solo me, ma numerose donne che si ritrovano, non sempre ma spesso, a dover arrangiarsi diversamente.
Se anche uno solo degli studenti che seguo o delle persone che si rivolgono a me per lavoro, mostrasse insoddisfazione per il mio operato, io mi sentirei profondamente a disagio e proverei a trovare delle soluzioni; a maggior ragione se tutto ciò che mi viene contestato (a me direttamente o indirettamente) non posso negarlo perché, come direbbe Durkheim, è un fatto inconfutabile, evidente, reale, tangibile.
Tutti noi cittadini crediamo nei consultori, nel sistema sanitario, negli operatori; io stessa credo che le cose possano cambiare in meglio. E lo dimostra il fatto che mi sono rivolta ad un ente, il consultorio, che fornisce un servizio pubblico, pur potendo, con qualche sacrificio, trovare soluzioni più rapide invece di attendere interi mesi prima di essere chiamata per un corso che, ad oggi, come confermato, non ha ancora preso avvio. Perché credo nei servizi pubblici, nella collettività, nella funzione imprescindibile che ogni ente ha. Se non ci credessi, non sarei qui a dispiacermi per essere stata lasciata completamente sola nei modi e nelle tempistiche.

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Ringrazio, oltre che nuovamente la Redazione, le tantissime persone che mi hanno letta, chiamata, soprattutto i sanitari e le ostetriche, che conoscendo bene il settore, si sono congratulati per aver esposto alcuni dei tanti problemi che spesso vengono taciuti".

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