di ENZO COSENTINO
Mi preme dire (e chiudere)ancora qualcosa sulle decisioni arbitrali post derby. Potrebbe pesare in maniera determinante sul campionato del Catanzaro quanto di delirante è contenuto nel pacchetto di provvedimenti presi dal giudice sportivo della Lega pro inerenti il derby con il Crotone al “Ceravolo”.
La decisione che scandalizza è quella comminata a Pietro Iemmello. Il giocatore che per essere un catanzarese doc più di ogni altro suo compagno il derby lo ha vissuto interiormente. E l’adrenalina gli è andata a mille quando ha messo nella rete avversaria un “dolce pallone”. Quello del primo vantaggio. Come non esplodere di gioia. Soltanto chi non ha mai giocato a calcio non può capire la emotività incontenibile di quegli istanti.
Attimi che portano gioia infinita. E finiscono li. Non lo ha capito l’arbitro di turno, glaciale protagonista e forse inadeguato per una gara tanta delicata come il derby di domenica scorsa. Sarebbe stata sufficiente una ammonizione verbale, un semplice richiamo.
Invece no, sul suo rapporto post gara chissà cosa avrà scritto. Le decisioni del giudice sportivo ora devono essere soppesate negli ambienti Lega e passate al microscopio per decisioni da assumere per la gara di ritorno. E’ questa nell’ottica raziocinante la gara da far giocare a porte chiuse, senza tifoserie sugli spalti. Se così non fosse allora al danno la beffa di una eventuale divieto di trasferta ai tifosi giallorossi e il libero ingresso ai tifosi di casa.
Salomonica una decisione :il derby di ritorno solo con squadre e addetti nello Stadio. La società giallorossa assuma un atteggiamento deciso nell’ambito della Lega.
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