Il rettore dell'UMG ha spiegato alla stampa le ragioni della convenzione con un ateneo privato e che riguarderà gli studenti non idonei nelle graduatorie nazionali. "Si evita che vadano in Albania, Romania e Bulgaria".
23 ottobre 2023 18:08di GABRIELE RUBINO
"Abbiamo la possibilità di fare studiare quei ragazzi che nelle graduatorie nazionali non risultano idonei a entrare in Medicina nella regione Calabria. Evitiamo che questi ragazzi vadano a finire in Albania, in Romania o in Bulgaria creando, sicuramente, un aggravio economico per le famiglie". Così il rettore Giovambattista De Sarro ha spiegato, in una conferenza stampa, l'accordo UMG-Link Campus University che potrebbe portare all'attivazione di un corso interateneo di Medicina e Chirurgia con sede didattica a Crotone.
LA POLEMICA DELL'UNICAL- Sulla polemica scattata con l'Unical, il cui senato accademico ha espresso la sua ferma contrarietà, il rettore UMG ha replicato: "Il loro Senato accademico non ha capito il significato di questa convenzione. Questi posti non interessano il contingente nazionale dei ragazzi idonei, perché questi preferiscono l'università pubblica. Lasciamo stare il San Raffaele o l'Humanitas che sono top level, ma le altre sono università in cui non c'è la componente laboratoristica né assistenziale. Quest'ultima la forniamo noi, come fatto con Cosenza il cui corso al quarto, quinto e sesto annoi si fa a Catanzaro. Stessa cosa per il corso di Crotone. I nostri studenti vanno già sul territorio: vanno a Lamezia, a Cosenza, a Reggio Calabria, a Crotone e a Vibo Valentia".
IL VOTO DI DOMANI NELLA RIUNIONE DEL CORUC- Il prossimo passaggio importante sarà domani, quando il Coruc esaminerà la proposta. Tenendo conto della postura dell'Unical e dell'incognita Reggio, De Sarro ha confessato: "Non posso fare delle obiettive previsioni. Probabilmente Cosenza voterà conto ma spiegherò loro, evidentemente nella preparazione dei corsi di medicina non sono molti preparati. Loro perderanno nulla. Non facciamo male a nessuno. Ho due corsi interateneo con Cosenza e tre con Reggio e quindi ho sempre dimostrato che la nostra disponibilità per l'area biomedica c'è sempre stata, mentre Cosenza non ci ha fatto aprire dei corsi di laurea a Catanzaro". In ogni caso, ha detto anche: "Ci sono state riunioni convocate con la massima urgenza".
LA POSIZIONE DEL PRESIDENTE OCCHIUTO- Il presidente Occhiuto è anche membro del Coruc, il rettore UMG ha rivelato: "Il presidente Occhiuto era informato, anche abbastanza bene. Altrimenti non saremmo partiti senza un suo placet. Lui ha più volte dichiarato che gli interessa aumentare la capacità formativa dei nostri atenei. Non penso che possa fare marcia indietro perché è stato il primo a dichiararlo".
IL PERCHE' DELL'IMPROVVISA ACCELERATA- Tornando al nuovo corso (la cui trattativa è partita da almeno un anno) che potrebbe avere un bacino potenziale di 60 studenti, De Sarro ha sottolineato che non c'è stata alcuna forzatura temporale perché "il privato deve partire con il reclutamento dei docenti a novembre, non può aspettare gennaio". Infatti, sempre se ci sarà l'ok del Coruc, poi ci sono le forche caudine rappresentate dalle valutazioni dell'Anvur che, ad esempio, ha recentemente bocciato il corso di veterinaria.
I DOCENTI NECESSARI E I 5 MILIONI PROMESSI DAL PRIVATO- "Ci vogliono 26 docenti", ha poi spiegato. La composizione è due terzi di professori e un terzo di ricercatori. La suddivisione è a metà: 13 l'Umg e 13 l'ateneo privato. Ci sarà una commissione paritetica, anch'essa suddivisa a metà. "Loro investiranno circa 5 milioni di euro sia per strutture e sia per docenti. Non intaccano il FFO né di Catanzaro, né di Reggio e né di Cosenza. Essendo privati potranno lavorare solo sulle rette degli studenti, aumenteranno la capacità formativa di questa regione".
LA POSSIBILITA' PER GLI STUDENTI NON IDONEI NELLE GRADUATORIE NAZIONALI- De Sarro ha aggiunto: "Noi mettiamo a disposizione dei docenti e delle strutture fino a quando la UniLink (la Link Campus University, ndr) non avrà operato per costruire delle strutture o affittarle nella città di Crotone e quindi diamo un'ulteriore possibilità ai nostri ragazzi. Andando all'estero il titolo non è riconosciuto. Veniamo incontro alla necessità di un territorio che forse è il più critico della Calabria. Diamo la possibilità a questi ragazzi, a partire dal secondo anno, se hanno appreso le nozioni, di poter rientrare nel contingente nazionale altrimenti faranno un percorso analogo a quello che si fa all'estero". Sui reparti nel Crotonese che potrebbero essere già pronti, ha aggiunto: Le condizioni per alcuni reparti ci sono perché fanno parte della rete formativa delle nostre scuole di specializzazione. Per quelli che non ce l'hanno garantiamo noi".
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