L’RC Auto è un’assicurazione obbligatoria che tutela i guidatori in caso di danni a persone o cose causati con il proprio veicolo. Tutti sono tenuti a circolare con una polizza valida, che solitamente ha una scadenza annuale.
Ci sono diversi fattori che influenzano il costo del premio assicurativo che si va a pagare. Questo ovviamente dipende prima di tutto dalle proposte sul mercato che possono rivelarsi più o meno convenienti per il proprio caso. Ecco perché è importante agire di conseguenza, ad esempio iniziando a confrontare le assicurazioni auto online su ComparaSemplice.it per trovare il pacchetto perfetto per sé.
Ma quali sono gli altri fattori che determinano quel prezzo? Perché certi veicoli o certe città hanno premi assicurativi più elevati? Da cosa dipendono le differenze? Ecco la spiegazione.
Cos’è il premio assicurativo?
Si tratta di un concetto molto complesso ma che si può sintetizzare come il costo che l’automobilista deve pagare per poter contare sulle coperture della compagnia assicurativa in caso di sinistro con danni a terzi. La cifra da corrispondere, generalmente annuale o semestrale, non include solamente il costo della polizza, ma una serie di altre spese che è possibile suddividere in RC auto, servizi accessori e tasse.
La compagnia assicurativa, dal canto suo, utilizza quella cifra per assumersi il “rischio” di avere chi paga come cliente: se non si hanno incidenti, infatti, tutto prosegue normalmente. Qualora si fosse coinvolti in un sinistro con colpa e con danni da rimborsare, invece, l’assicurazione dovrà farsi carico di parte delle spese in base a quanto previsto dal contratto. Di conseguenza è ovvio che ciò che si va a pagare con il premio, di fatto, è il rischio che la compagnia assume per conto del cliente.
Il premio assicurativo, quindi, è il risultato di calcoli complessi tramite cui la compagnia stima il valore del rischio di un automobilista. In base allo storico di dati, di cui tutte le aziende del settore hanno accesso, le compagnie assicurative sono in grado di conoscere classe di merito, anni di guida, numero di sinistri causati o in cui si è rimasti coinvolti, punti della patente, stato del veicolo e molto altro ancora.
Come abbassare il costo dell’assicurazione?
A questo punto è chiaro che ci sono fattori che si possono ottimizzare e altri che, invece, non si possono cambiare per influenzare il costo del premio assicurativo. Il primo passo da compiere è fare un confronto online, cercando quali compagnie offrano pacchetti adatti al proprio stile di vita e di guida, senza rinunciare ai servizi essenziali. A tal proposito ricordiamo che mentre l’RC è obbligatoria, tutti gli altri servizi di copertura assicurativa sono facoltativi e, quindi, possono avere costi a parte.
Nei nuclei familiari, i veicoli, anche se usati, possono beneficiare della Legge Bersani con cui si eredita la miglior classe di merito in possesso da uno dei membri. La legge è stata ampliata, con l’introduzione di un bonus per rinnovi e nuovi assicurati. Oppure è possibile valutare le opzioni temporanee, cioè le assicurazioni che per veicoli che sono fermi per un certo periodo dell’anno, tipo le moto o gli scooter.
Un altro escamotage è quello di dotarsi di un garage o di uno spazio riservato per mettere maggiormente al sicuro il veicolo il quale, tra l’altro, gode di agevolazioni quando è ecologico o elettrico. Infine c’è il miglioramento della guida, imprescindibile per evitare di rimanere coinvolti in incidenti che, com’è noto, influiscono sul peggioramento della classe di merito e, quindi, sul costo del premio annuale.
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