"Buongiorno!!! Apprendo da Facebook dell’uscita dalla scena amministrativa della città, dell’assessore comunale all’ambiente, all’innovazione tecnologica e alla transizione ecologica. Una uscita che, stante il suo deprecabile operato in questo suo anno di gestione delle deleghe, ci saremmo aspettati, da consiglieri di opposizione e da cittadini, avvenisse con un silenzioso passo indietro, magari rivolgendo le scuse alla città per il suo fallimento", scrive Sergio Costanzo.
"Invece, anche in questa circostanza, - prosegue - ha voluto dimostrare la sua “sfrontatezza” amministrativa e politica. Ma come diceva il grande Totò De Curtis in una sua celebre frase:” Quando hai a che fare con una persona che si crede superiore agli altri e ne è fermamente convinta, ridici sopra e assecondala, perché non è bello rovinargli i sogni”. Infatti, leggo post impacciati, fuorvianti, carichi di cattiverie, di frustrazioni e livori di un oramai ex assessore, che ha rivestito questo ruolo solo grazie a “inciuci” pre elettorali costruiti su fantomatiche, irreali, irrealizzabili e minacciate presentazioni di liste a sostegno di candidature a Sindaco, “ma mi faccia il piacere” per citare sempre Toto’ ".
"Talmente architettate e strutturate, che alla tornata elettorale, - spiega - non hanno avuto la forza di eleggere nemmeno un consigliere comunale. Un risultato che oggi, sarebbe oro colato, perché gli avrebbe consentito di mantenere la tanto agognata poltrona, avendo un sostenitore in Consiglio. Posizione costata, in questo anno, ai contribuenti catanzaresi oltre sessanta mila euro con risultati rasenti allo zero. La prova di ciò che dico sta in alcuni semplici quesiti, che farebbe bene a porsi anche l’assessore: come mai nessun esponente della maggioranza ha preso posizione difendendo il suo operato? Come mai il suo partito di riferimento, il PD, lo ha scaricato senza colpo ferire? Come mai dai colleghi di giunta e soprattutto dal Sindaco è stato lasciato solo alla “mercè” degli attacchi dell’opposizione?"
"Caro ex assessore, - si legge ancora - prenda atto che oggi Lei è stato l’agnello sacrificale per dar seguito a nuovi inciuci politici; prenda atto che chi di spada/inciucio ferisce di spada/inciucio perisce; ammetta che infondata è la giustificazione che Lei non ha potuto operare per mancanza di fondi: sono infatti stanziate risorse per ben un milione di euro al mese. Somme che ritengo siano più che sufficienti per pulire il territorio di una città di 90.000 abitanti; somme che in passato, nelle medesime condizioni odierne, sono risultate sufficienti per mantenere la città in un minimo di decoro. L’ex assessore dovrebbe invece spiegare, a noi consiglieri e ai cittadini, perché non è stato capace di applicare le penali alle ditte private che hanno in appalto la pulizia, il diserbo e il servizio di raccolta rifiuti, scegliendo piuttosto di genuflettendosi alle stesse".
"La verità è che l’ex assessore - evidenzia - ha dimostrato una totale e manifesta incapacità sia nella gestione delle deleghe che della politica: relegando la città al degrado più assoluto; reagendo in modo scomposto con comunicati e post puerili, folkloristici e giullareschi; citando per giustificarsi poche e maldestre iniziative, catalogabili come ordinaria amministrazione, cercando di rappresentarle ai cittadini come progetti straordinari impostati e realizzati da lui. Da consigliere di opposizione ho voluto dare a questo governo cittadino un anno di credito, di rodaggio, ma ho dovuto prendere atto di una inerzia e una incapacità amministrativa mai vista prima, dovendo constatare, tra l’altro, che se non avessi iniziato la mia battaglia sui social, nelle commissioni consiliari e nell’aula del consiglio, la città sarebbe sommersa dai rifiuti e dalle erbacce".
"Concludo evidenziando che il nostro ex assessore, nel fare riferimento agli argomenti di competenza delle aule del tribunale, dimostra (oltre che di essere “imbunnato”) una scarsa padronanza professionale, ergendosi a Pubblico Ministero, dando per assodate le valutazioni che spettano ai giudici, invece di essere, in qualità di avvocato, garante del cittadino almeno fino al terzo grado di giudizio. Se mi posso permettere gli consiglierei, per la prossima volta, invece di rivendicare una comoda e sicura “postazione” attraverso commedianti inciuci, di candidarsi, esponendosi al giudizio del corpo elettorale. Faccia come faccio io da anni ottenendo sempre plebiscitari consensi. Risultati impossibili da conseguire da parte di ormai ex assessori e piccoli uomini genuflessi a first lady che onestamente, hanno dimostrato capacità politiche superiori. Caro ex , ritenta sarai più fortunato", ha concluso Costanzo.
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