“Non più tardi di due giorni fa ero stato redarguito dall’assessore Longo per avere, secondo lui, attaccato “gratuitamente l’amministrazione comunale strumentalizzando una vicenda, come quella della riapertura delle scuole nell’era Covid” riferendomi a “una sola classe, costretta a spostarsi perché nel plesso Sant’Anna gli spazi sono al momento insufficienti”. Longo però ometteva di spiegare cosa era stato fatto visto che come ha affermato qualche consigliere di maggioranza “la priorità sulla quale l’amministrazione Abramo ha investito da mesi tempo e denaro: è l’apertura delle scuole”. Lo afferma Sergio Costanzo, capogruppo Fare per Catanzaro.
“Non più tardi di due giorni fa ero stato redarguito dall’assessore Longo per avere, secondo lui, attaccato “gratuitamente l’amministrazione comunale strumentalizzando una vicenda, come quella della riapertura delle scuole nell’era Covid” riferendomi a “una sola classe, costretta a spostarsi perché nel plesso Sant’Anna gli spazi sono al momento insufficienti”. Longo però ometteva di spiegare cosa era stato fatto visto che come ha affermato qualche consigliere di maggioranza “la priorità sulla quale l’amministrazione Abramo ha investito da mesi tempo e denaro: è l’apertura delle scuole”. Ma se proprio alla riapertura dirigenti, insegnanti, studenti e famiglie stanno facendo i conti con una disorganizzazione e una non pianificazione degli spazi, la domanda a Longo(o a chi per lui), è semplice: tutto questo investimento di tempo, energie e denaro come si è materializzato? Purtroppo per Longo e per il sindaco Abramo, i problemi non riguardano una sola la scuola: Sant’Anna, come voleva farci intendere, ma si stanno decuplicando. E’ recente la presa di posizione dei rappresentanti dei genitori degli alunni di alcune classi del plesso di via Emilia per le quali si prospettavano i doppi turni o lo spostamento al plesso Monsignor Apa”, spiega Costanzo.
“Una situazione di pesante disagio per le famiglie che è stato manifestato con una lettera inviata al dirigente scolastico, al direttore dell’ufficio scolastico regionale, al sindaco e agli assessori Longo e Carrozza. Certamente dal punto di vista organizzativo della didattica ne risponde la dirigente che non può liquidare la questione proponendo i doppi turni non tenendo conto dei disagi e delle necessità delle famiglie, ma anche degli stessi alunni che perderebbero quella serenità, periodicità e concentrazione nello studio. Basta pensare che verrebbe coinvolta anche la giornata del sabato con l’uscita fissata alle 18,30. Un orario che terrebbe impegnate le famiglie, dove lavorano ambedue i genitori, che proprio nel fine settimana possono organizzare le loro commissioni. Il problema sussiste anche nel turno di mattina con l’uscita fissata alle 12,30, quindi i genitori che lavorano devono chiedere ore di permesso per andare a prendere i figli a scuola”’ ancora il capogruppo.
“Per non parlare di chi ha più di un figlio che frequenta diversi istituti magari con turnazione differenziate. Problematiche che i rappresentanti dei genitori della scuola di viale Emilia hanno manifestato attraverso una pec indirizzata alla dirigente ma che non è stata presa minimamente in considerazione. Dirigente che ha provveduto a risolvere il problema della secondaria reperendo uno stabile nel rione Corvo. Mi auguro che l’assessore Longo non voglia tacciare di “strumentalizzazione” anche questi rappresentanti dei genitori. Sta di fatto che proprio i genitori, difronte all’inerzia dell’amministrazione comunale, hanno preso in mano la questione portandola all’attenzione del consiglio di istituto che si è determinato sulla dislocazione delle classi della secondaria nel rione Corvo. Le altre rimarranno nel plesso di San Michele. Alcune di queste( tutte le prime ) saranno sdoppiate con tutte le difficoltà che si determinano. La Dirigente scolastica, per quanto riguarda la primaria, ha proposto che la prima e la seconda del plesso “centro” non effettueranno la turnazione. La rappresentanza dei genitori ha insistito affinché nessuna classe della primaria effettuasse la turnazione , opponendosi, così, alla proposta della Dirigente scolastica. Il consiglio, dunque, constatato l’irrigidimento della dirigente, e l’assoluto silenzio dell’amministrazione comunale, si è aggiornato per cercare di trovare una soluzione per tutte le classi. Quindi, sono le solefamiglie attivate a trovare delle soluzioni a una problematica che riguarda spazi e agibilità che dovrebbero essere di stretta competenza della scuola e del comune che a quanto pare se ne sono lavati le mani. Eppure Longo, continua a ripetere che è stato “ consentito di riaprire le scuole rispettando le normative” Questa si che è una bugia bella e buona e quanto sta accadendo n’è la prova provata”, è l’affondo di Costanzo.
“Ma se proprio alla riapertura dirigenti, insegnanti, studenti e famiglie stanno facendo i conti con una disorganizzazione e una non pianificazione degli spazi, la domanda a Longo(o a chi per lui), è semplice: tutto questo investimento di tempo, energie e denaro come si è materializzato ? Purtroppo per Longo e per il sindaco Abramo, i problemi non riguardano una sola la scuola: Sant’Anna, come voleva farci intendere, ma si stanno decuplicando. E’ recente la presa di posizione dei rappresentanti dei genitori degli alunni di alcune classi del plesso di via Emilia per le quali si prospettavano i doppi turni o lo spostamento al plesso Monsignor Apa. Una situazione di pesante disagio per le famiglie che è stato manifestato con una lettera inviata al dirigente scolastico, al direttore dell’ufficio scolastico regionale, al sindaco e agli assessori Longo e Carrozza. Certamente dal punto di vista organizzativo della didattica ne risponde la dirigente che non può liquidare la questione proponendo i doppi turni non tenendo conto dei disagi e delle necessità delle famiglie, ma anche degli stessi alunni che perderebbero quella serenità, periodicità e concentrazione nello studio. Basta pensare che verrebbe coinvolta anche la giornata del sabato con l’uscita fissata alle 18,30. Un orario che terrebbe impegnate le famiglie, dove lavorano ambedue i genitori, che proprio nel fine settimana possono organizzare le loro commissioni. Il problema sussiste anche nel turno di mattina con l’uscita fissata alle 12,30, quindi i genitori che lavorano devono chiedere ore di permesso per andare a prendere i figli a scuola. Per non parlare di chi ha più di un figlio che frequenta diversi istituti magari con turnazione differenziate- conclude Sergio Costanzo- Problematiche che i rappresentanti dei genitori della scuola di viale Emilia hanno manifestato attraverso una pec indirizzata alla dirigente ma che non è stata presa minimamente in considerazione. Dirigente che ha provveduto a risolvere il problema della secondaria reperendo uno stabile nel rione Corvo. Mi auguro che l’assessore Longo non voglia tacciare di “strumentalizzazione” anche questi rappresentanti dei genitori. Sta di fatto che proprio i genitori, difronte all’inerzia dell’amministrazione comunale, hanno preso in mano la questione portandola all’attenzione del consiglio di istituto che si è determinato sulla dislocazione delle classi della secondaria nel rione Corvo. Le altre rimarranno nel plesso di San Michele. Alcune di queste( tutte le prime ) saranno sdoppiate con tutte le difficoltà che si determinano. La Dirigente scolastica, per quanto riguarda la primaria, ha proposto che la prima e la seconda del plesso “centro” non effettueranno la turnazione. La rappresentanza dei genitori ha insistito affinché nessuna classe della primaria effettuasse la turnazione , opponendosi, così, alla proposta della Dirigente scolastica. Il consiglio, dunque, constatato l’irrigidimento della dirigente, e l’assoluto silenzio dell’amministrazione comunale, si è aggiornato per cercare di trovare una soluzione per tutte le classi. Quindi, sono le solefamiglie attivate a trovare delle soluzioni a una problematica che riguarda spazi e agibilità che dovrebbero essere di stretta competenza della scuola e del comune che a quanto pare se ne sono lavati le mani. Eppure Longo, continua a ripetere che è stato “ consentito di riaprire le scuole rispettando le normative” Questa si che è una bugia bella e buona e quanto sta accadendo n’è la prova provata”.
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