Costanzo (Fare per Catanzaro) sull'ultimo consiglio comunale: "Risposte inadeguate. La città rischia l'estinzione"

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Sergio Costanzo

"La battaglia che invece andrebbe fatta, con forza, è quella dell’apertura del secondo pronto soccorso al Policlinico di Germaneto"

  11 giugno 2020 13:34

"I lavori dell’ultimo Consiglio Comunale hanno fatto emergere tutta l’inadeguatezza delle risposte che la politica sta fornendo ad una Catanzaro che rischia seriamente l’estinzione". Esordisce così in una nota stampa Sergio Costanzo, Capogruppo fareperCatanzaro. "Penso che il Sindaco e la sua maggioranza, impegnati in una campagna elettorale permanente fatta di vuoti slogan, non abbiano - prosegue Costanzo - la minima percezione di quello che sta accadendo e di quello che purtroppo rischia di arrivare nei prossimi mesi. Ho detto più volte che il Sindaco ha gestito la fase dell’emergenza come un continuo spot elettorale, non senza impantanarsi in clamorose gaffe, come il famoso taglio della torta alla Maddalena che ha fatto ridere e anche indignare tutta Italia".

"Abbiamo assistito a molti bluff da parte del nostro amato primo cittadino. Dall’inesistente Centro Covid regionale a Villa Bianca, che ovviamente non si farà, alla falsa opposizione all’ordinanza della Santelli che consentiva l’apertura dei bar con tavolini all’aperto. Il sindaco si muove anche nel settore della sanità senza una bussola, - si legge ancora sulla nota di Costanzo - inseguendo i problemi senza una reale visione. La battaglia che invece andrebbe fatta, con forza, è quella dell’apertura del secondo pronto soccorso al Policlinico di Germaneto, l’unica scelta che consentirebbe di alleggerire il carico del “Pugliese” e garantire a migliaia di cittadini che abitano nei quartieri a sud e lungo la costa di arrivare in pochi minuti nel reparto che salva le vite umane".

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"Vedremo se questo obiettivo potrà essere raggiunto con l’integrazione delle due Aziende ospedaliere. Usiamo il condizionale - incalza Costanzo - perché intanto attendiamo il responso del Governo sulla legge approvata in maniera clandestina dal Consiglio Regionale e perché, una volta pubblicata la legge, speriamo che non si faccia melina per allungare i tempi. Come Consiglio comunale faremo bene a vigilare sulla questione anche perché il sospetto che l’Università voglia fare un solo boccone dell’ospedale “Pugliese” è tutt’ora esistente. Se inadeguata è la visione dell’Amministrazione in materia di sanità, ancora più preoccupante è la totale assenza di programmazione per la ripartenza della città dopo l’emergenza sanitaria".

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"Ho purtroppo dovuto registrare che Catanzaro era una città in uno stato di “morte apparente” già prima del virus. Il fermo di quattro mesi, - ribadisce Costanzo - la crisi di tutte le attività imprenditoriali, la scarsa liquidità di imprese e famiglie, rischiano di radere al suolo a settembre ogni possibile ripresa della città. Possibile che non vi accorgiate della povertà che dilaga nei quartieri, che non vediate i negozi che non ce la fanno a riaprire, il dramma di una città che fatica a riprendersi ? Presto vedremo una crisi sociale senza precedenti che metterà a dura prova la nostra comunità".

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"Di programmazione, di idee nuove, nemmeno l’ombra. Le ricette che il sindaco sta proponendo per la ripartenza sono praticamente le stesse che proponeva prima del virus. Niente di nuovo, - chiosa il capogruppo - anzi. Tutto come prima. Catanzaro avrebbe bisogno di ben altro che pannicelli caldi come quelli che ci sta proponendo la Giunta. Non saranno quattro spettacoli sul corso o il ripetitivo Magna Graecia Film Festival o qualche debole incentivo alle attività commerciali a cambiare il destino di Catanzaro. Non sarà un’isola pedonale a mozziconi, senza un progetto complessivo, a fare risorgere un centro storico terremotato dalle scelte scellerate di questi anni". 

"Pensate quanti danni ha prodotto prima del virus il piano del traffico, cambiato decine di volte, che ancora oggi i cittadini e i commercianti non capiscono. Come dimenticare la foresta di paletti disseminati senza un criterio? E per Catanzaro Lido cosa si pensa di fare ? L’ultima estate, caratterizzata dal profumo emanato dal depuratore, è stata da incubo. Quali sono i provvedimenti che si vogliono adottare ? - si chiede Costanzo - C’è bisogno di scelte coraggiose, ambiziose, drastiche, che questo Sindaco giunto alla fine della sua esperienza al Comune non è più in grado di fare per la semplice ragione che non ha più nulla da dire alla Città dopo 20 anni di quasi ininterrotto regno". 

"Non c’è solo il virus, ci sono anche altre emergenze che stanno scoppiando. I rifiuti che vedranno presto una guerra tra i Comuni e la Regione e vedremo come Abramo si posizionerà nei confronti della sua rivale Santelli. L’acqua che continua a non arrivare in molti quartieri, che quando arriva è maleodorante e colorata di marrone. Non abbiamo notizie e certezze sul porto, non abbiamo notizie e certezze sulla metropolitana, non abbiamo notizie e certezze sull’Ente Fiera. Tutto è in alto mare - conclude il capogruppo di fareperCatanzaro -  e intanto il tempo passa e la città affonda. Abramo sta per lasciare ai cittadini una Catanzaro più povera, più isolata, più devastata di quando l’ha presa in mano nel lontano 1997".

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