Cotronei capitale della scienza e della prevenzione: al via la seconda edizione di “Sila Scienza”

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  31 maggio 2025 19:29

«Cotronei vuole essere un punto di riferimento in Calabria per la cultura della prevenzione, della scienza e del legame tra sapere e territorio. Grazie alla professoressa Domenica Taruscio e al Centro studi Kos, questa ambizione oggi si realizza». Così il sindaco di Cotronei (Kr), Antonio Ammirati, ha salutato l’inizio della seconda edizione di Sila Scienza, il convegno nazionale promosso dal Comune e dal Centro studi Kos-Scienza, Arte, Società, presieduto dalla scienziata Domenica Taruscio, originaria del territorio e figura di rilievo internazionale nella ricerca sulle malattie rare.

È stata proprio Taruscio ad aprire ufficialmente la manifestazione. Nella sala consiliare del Comune, la studiosa ha illustrato genesi e visione del progetto, che ha definito «un esperimento di scienza partecipata, volto a unire i saperi scientifici, umanistici e territoriali per generare consapevolezza collettiva e benessere condiviso». La scienziata ha spiegato che Sila Scienza nasce per promuovere il dialogo tra discipline, generazioni e comunità, con al centro la prevenzione, l’educazione e il valore del territorio come chiave per un futuro più giusto e sostenibile. In video è poi intervenuto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Rocco Bellantone, che ha lodato l’iniziativa come un modello autentico di applicazione del principio “One Health”, fondato sulla connessione tra la salute dell’uomo, dell’ambiente e degli animali. Bellantone ha richiamato la definizione di salute dell’Oms come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e ha sottolineato che il progetto del Sila Scienza promuove la salute nello stesso senso.

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Tra gli interventi centrali della prima giornata, molto apprezzata è stata la relazione del professor Giuseppe Novelli, genetista e docente all’Università di Roma “Tor Vergata”, che ha parlato di medicina proattiva come strumento per prevenire le malattie prima ancora che insorgano. A parte, Novelli ha definito Sila Scienza un modello di buona pratica territoriale, specie in una regione come la Calabria, in cui progetti del genere diventano fondamentali per rimettere al centro la salute pubblica e la formazione delle coscienze. Dopo è intervenuta Annamaria Colao, docente di Endocrinologia all’Università “Federico II” di Napoli e appena nominata vicepresidente del Consiglio superiore di sanità, che ha illustrato le nuove frontiere della prevenzione attraverso il controllo dei fattori metabolici e ormonali, con una sottolineatura sull’importanza della diagnosi precoce nella lotta alle patologie croniche e nella gestione della salute pubblica.

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A seguire sono intervenuti Sergio Ardis, direttore dell’Uoc Relazioni con il pubblico dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che ha trattato il tema della sanità partecipata, dell’ascolto e della co-progettazione con i cittadini; Giancarlo Statti, ordinario di Biologia farmaceutica all’Università della Calabria, che ha illustrato i vantaggi della dieta mediterranea come stile di vita e strumento di prevenzione; e Antonio Mazzei, specialista in Scienza dell’alimentazione, che ha affrontato il tema della sostenibilità delle abitudini nutrizionali, insistendo sul valore educativo della corretta alimentazione nella scuola e nella famiglia.Sono quindi intervenuti Raffaella Bucciardini, ricercatrice dell’Istituto superiore di sanità, che ha presentato dati e riflessioni sulle disuguaglianze sociali e territoriali nell’accesso alla salute, e Alberto Mantovani, vicepresidente del Centro studi Kos, che ha sviluppato il concetto di “One Health” e rilanciato l’idea che la salute non può essere più concepita come una questione individuale, ma va intesa come processo sistemico, profondamente legato all’ambiente, alla cultura e all’organizzazione sociale.

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Nel corso della giornata hanno offerto il loro contributo anche Maria Carla Trapasso, che ha affrontato il tema dell’educazione alla motivazione e allo stile di vita; Luigi Greco, che ha parlato di modelli alimentari per migliorare il rischio da sostanze tossiche nelle aree inquinate; Giandomenico Crapis, che ha presentato un’analisi sull’aderenza terapeutica nel territorio silano; l’assessore comunale alla Cultura Elisabetta Fragale, che ha posto l’accento sull’inclusione sociale dei minori; Anna Milena Trento, che ha illustrato le potenzialità della cultura come strumento di memoria e coesione. 

La sessione pomeridiana ha ospitato anche un confronto sul paesaggio come fattore di salute e benessere, con il contributo di studiosi e giovani del progetto “Sila Scienza Junior”, che hanno raccontato il loro impegno sul campo, tra progetti scolastici, esperienze ambientali e attività di ricerca partecipata. In particolare, Tiziana Tarsitano ha parlato dell’educazione civica nella crescita delle giovani generazioni, mentre Daniela Basile e Nina Espina, del Liceo scientifico Scorza di Cosenza, hanno presentato un lavoro sui saperi e sulla tutela dei beni del territorio. Francesco Minotta ha infine sviluppato una riflessione sulla transizione ecologica e sugli scenari legati alla rigenerazione sostenibile.Nel pomeriggio di oggi si è anche svolta, all’interno dell’iniziativa, la premiazione del concorso letterario “La Restanza”, indetto dal Comune di Cotronei e dal Centro studi Kos e rivolto alle scuole calabresi. Il tema dell’edizione 2024, “Ricordare”, ha ispirato racconti che hanno restituito in profondità il valore della memoria, delle radici e del senso di appartenenza.

Sono stati premiati Elena Milea e Domenico Scalise del Liceo classico “Borrelli” di Santa Severina e il gruppo di studenti dell’Istituto comprensivo di Cropani-Simeri Crichi composto da Giuseppe Aiello, Giulia Calderazzo, Pasquale De Fazio, Sofia Lopresti e Roberta Lupia. La giuria ha assegnato anche una menzione speciale a un elaborato che ha saputo trasformare il legame con la cultura di origine in una fonte d’ispirazione per il futuro.Sila Scienza proseguirà domani, domenica 1° giugno, nella località silana Trepidò, con incontri e attività all’aperto presso il Museo dell’acqua e dell’energia e il Villaggio Baffa. Le sessioni saranno dedicate ai temi dell’educazione ambientale, della sostenibilità, della transizione ecologica, dell’energia rinnovabile e della cultura alimentare, con laboratori esperienziali, interventi scientifici, escursioni e momenti di scambio tra esperti, amministratori, studenti e famiglie.

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