Covid 19. Libertà vaccinale e discriminazioni per i Poliziotti, il Cosap scrive alle istituzioni

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  14 settembre 2021 10:27

La segreteria nazionale Cosap ha scritto al presidente del Consiglio dei Ministri Dr. Mario Draghi, al Ministro dell’Interno Prefetto Luciana Lamorgese, al Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini e per conoscenza al Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Vice Prefetto Maria De Bartolomeis. Oggetto della lettera: Covid 19 - Libertà vaccinale e discriminazioni per i Poliziotti.

La lettera:

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"La scrivente O.S. COSAP, con il presente documento, rappresenta alle Ill.me SS.LL, in virtù di
vacatio legis in materia di “obbligo” di adesione alla campagna vaccinale, che ogni poliziotto debba avere
il diritto e la libertà di poter aderire alla stessa, in ossequio a quanto sancito dalla nostra Costituzione,
dalle leggi Nazionali e Sovranazionali senza dover subire discriminazioni più o meno velate, che possano
incidere sulla sua capacità di autodeterminazione e di scelta.

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La OS COSAP, con precedente missiva indirizzata al Capo della Polizia, aveva già ribadito la
propria contrarietà all’uso del “Green Pass” per l’accesso alle mense di servizio, rivendicando dignità e
parità di condizione per la fruizione del pasto (previsto dal contratto di lavoro) nonché l’attribuzione di un
ticket restaurant nelle more della predisposizione di modalità dignitose e paritarie per la fruizione dei
pasti.

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Di converso, il Green Pass, che non viene richiesto ai Parlamentari per l’accesso a Camera e
Senato, si paventa l’ipotesi che possa divenire “obbligatorio” per i poliziotti per poter per accedere in 
caserma, pena sospensioni dal servizio e/o decurtazioni stipendiali e/o cambio di mansioni per coloro che
non si siano sottoposti al vaccino o comunque privi del Green Pass. Questa condizione è rappresentata dal 20% dei poliziotti e sarebbe pertanto assurdo ed impensabile poter fare a ameno di questi preziosi colleghi, che garantiscono il quotidiano vivere civile con impegno e dedizione, tanto quanto i colleghi vaccinati.

Le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono da sempre in prima linea, oltre che per contrastare il crimine, anche nel fronteggiare la battaglia alla diffusione del Covid 19 e TUTTI meritano il dovuto rispetto, anche coloro che decidono di non sottoporsi alla campagna vaccinale o coloro che hanno già contratto il virus - molti proprio in servizio - e sviluppato anticorpi.

La O.S. COSAP rappresenta inoltre la diffusa frustrazione di molti operatori della Polizia di Stato che sovente si trovano in situazioni paradossali come far scendere da un treno a lunga percorrenza diretto
dal Sud al Nord Italia, una mamma con il proprio bambino perché sprovvista di “Green Pass”, che non le
sarebbe servito se la stessa avesse viaggiato su affollati treni Regionali. Non è affatto ultroneo riportare quanto stabilito nella Risoluzione 2361/2021 del Consiglio d’Europa al punto 7.3.2.: “garantire che nessuno venga discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o non volersi vaccinare”; nonché enunciare il considerato n. 36 del Regolamento del Parlamento Europeo e del relativo Consiglio n. 953/2021: “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non vaccinarsi”.

Singolare è notare come nella versione italiana della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea scompaia l’ultima parte di quanto enunciato nel sopra citato considerato n. 36 e nello specifico la frase…..: “o hanno scelto di non vaccinarsi”. Infine, questa OS COSAP chiede con forza e determinazione che non venga intrapreso qualsivoglia percorso di discriminazione che passi dalla sospensione stipendiale, al cambio di mansioni o limitazioni in genere legati all’adesione vaccinale e che si superi l’attuale discriminazione che vede i colleghi consumare i pasti con modalità differenziate. Sicuri di aver portato alla vostra autorevole attenzione importanti e delicate tematiche, si porgono deferenti saluti restando in attesa di celeri risposte".

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