Covid, Allotta (Pnfd): “Siamo in piena crisi e confusione istituzionale”

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Ettore Allotta
  08 gennaio 2022 09:41

“Siamo in piena crisi e confusione istituzionale”. Lo afferma Ettore Allotta nella sua qualità di Osservatore della Legalità e segretario Provinciale P.N.F.D. (sindacato della Polizia di Stato).

“Partendo dalla attuale situazione della Sicilia - ove la pubblica sicurezza è veramente a rischio-  Ettore Allotta traccia un quadro disarmante della attuale situazione nazionale.

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“In  Sicilia sono centinaia gli agenti assenti tra vaccinati contagiati e  non vaccinati sospesi a stipendio  ZERO- trattati  alla stregua di terroristi e mafiosi che paradossalmente continuano a percepire l’assegno alimentare. Dopo la massiccia richiesta di tutela agli Osservatori della Legalità, da parte di oltre 500 appartenenti a Forze armate, di polizia e Vigili del Fuoco distribuiti a livello nazionale, solo in Sicilia si contano  oltre cento agenti sospesi a stipendio zero non impiegabili in quanto non vaccinati e con la possibilità - sempre piu’ concreta - di essere richiamati in ufficio da  vertici che non riescono più a coprire neanche i servizi essenziali di pubblica sicurezza e non riescono per incapacità a gestire tale emergenza”, scrive Allotta 

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“A tale situazione già di per se grave – osserva Ettore Allotta – si aggiunge la crescita di focolai con particolare rilevanza presso la Questura d Palermo dove quasi la metà degli agenti risulta essere assente. E si parla della Regione e della città ove la criminalità organizzata e la mafia sono da sempre stati molto presenti. E’ una situazione allarmante alla quale deve essere posto un argine molto consistente e resistente. Tutta la vicenda si è improvvisamente aggravata .ricorda Allotta - perché i vertici del reparto sicurezza hanno inteso cominciare a negare il diritto all’assegno alimentare a chi vuole solo esercitare la libertà di scelta del trattamento sanitario ed il diritto al consenso informato prima di esporsi alla vaccinazione, diritti garantiti dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE.

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Allotta prosegue rimarcando poi un altro dato incomprensibile: “ ai loro colleghi sospesi dal servizio per gravi motivi penali e disciplinari, compresi gli arrestati per pedofilia, spaccio e corruzione, viene assicurato almeno la metà del salario mensile e viene erogato addirittura l’assegno di mantenimento ai più sanguinari mafiosi e terroristi.

A ciò aggiungasi il dato sempre più crescente di focolai covid tra agenti già vaccinati che vanno ad evidenziare le discrasie tra la certezza di essere immuni vaccinandosi e l’aumentare dei casi collegati agli effetti avversi – e letali – del vaccino.

Il contesto – prosegue Allotta – è diventato insostenibile nell’intero territorio nazionale e ciò suona come una grave sconfitta per il comparto sicurezza.

Difatti, il persistere di tale stato mette in pericolo i cittadini e consente alla criminalità, sia che si tratti di quella organizzata che di quella da considerare come delinquenza abituale di potersi espandere nel territorio approfittando di una crisi e confusione generale della sicurezza. Una tale situazione deve essere arginata – conclude Allotta – in maniera repentina e soprattutto in tale contesto emergenziale non possono e non devono essere negati alle forze dell’ordine i diritti loro spettanti”. 

 

 

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