Covid e crisi economica. Viviamo Girifalco al sindaco: “Un aiuto concreto serve adesso e non domani”

"E' dovere di un’amministrazione aiutare le attività commerciali a Girifalco, come hanno fatto già a Borgia e Maida".

di MASSIMO PINNA

Serve intervenire subito altrimenti rimarranno solo saracinesche chiuse. La crisi pandemica fa il paio con la crisi economica che dalla prima si è, in parte, originata.

Su questo, interviene il gruppo politico “Viviamo Girifalco”.

“Il difficile periodo che stiamo attraversando richiede da parte di tutti noi un grosso spirito di sacrificio ma, soprattutto, fiducia verso tutti gli organi preposti alla nostra salvaguardia ed al nostro benessere. Con questo spirito – si legge nella nota - il gruppo “Viviamo Girifalco“, sin dall’inizio di questa emergenza, ha posto le basi per una collaborazione concreta ed immediata nell’interesse della comunità, al di là di ogni colore politico”.

Una collaborazione che è stata da noi proposta già all’indomani delle elezioni del settembre scorso e che è stata accolta con entusiasmo dall’intera maggioranza guidata dal sindaco Pietrantonio Cristofaro.

“A tal proposito, nell’ultimo consiglio comunale, su proposta del gruppo di minoranza “Viviamo Girifalco”, nella persona di Teresa Signorello e Mario Deonofrio – affermano - è stata condivisa all’unanimità la necessità di intraprendere azioni concrete per fronteggiare l’emergenza economico-sanitaria. Dal punto di vista sanitario, risultano pienamente condivisibili le azioni finora intraprese da parte dell’amministrazione, unitamente al grande senso civico ed al rispetto delle regole da parte dei cittadini girifalcesi, il cui comportamento ha consentito finora il contenimento dei contagi”.

Ma, passando al versante economico e imprenditoriale, il gruppo sottolinea: “notiamo con rammarico, però, che la stessa premura non sia stata rivolta all’ambito economico ed in particolar modo ai tanti commercianti presenti sul territorio che hanno visto diminuire vertiginosamente i loro introiti o, addirittura, abbassare le saracinesche delle loro attività.

Eppure, “in base a quanto affermato più volte dal consigliere con delega al commercio Vincenzo Olivadese – evidenziano - vi era un ventaglio di idee e progetti a sostegno del settore commercio già pronti per essere messi in atto!”. A questo proposito, aggiungono come “più volte, inoltre, il capogruppo di maggioranza Girolamo Tucci è stato sollecitato dal nostro gruppo per convocare urgentemente una riunione al fine d’intraprendere un’azione concreta in termini di aiuti economici”.

Due circostanze che, rilevano, mettono in risalto come “sindaci illuminati che guidano comuni a due passi da noi, hanno già messo in atto provvedimenti immediati per aiutare il settore commercio e le partite Iva in difficoltà. Pensiamo al sindaco di Borgia, Elisabeth Sacco, che ha stanziato contributi per le associazioni sportive del suo paese ed ha disposto la riduzione della Tari agli esercizi commerciali; oppure al sindaco di Maida, Salvatore Paone, che ha stanziato 36.000 euro a favore dei commercianti ed ha fornito i tamponi rapidi ai medici di base del suo comune. Sicuramente tali aiuti non risolveranno pienamente i gravi problemi economici che si trascinano dal mese di marzo ma è pur vero che, in un momento così difficile, i commercianti hanno bisogno di un sostegno tangibile e di una vicinanza che non si manifesti soltanto con tante belle parole ma, soprattutto, con i fatti! Considerato che i nostri solleciti presso le sedi istituzionali sono stati più volte disattesi, ricorriamo a mezzi meno formali per chiedere un intervento rapido”.

“Per contenere i contagi bisogna rimanere a casa ma, allo stesso tempo, è dovere di un’amministrazione aiutare le attività commerciali, linfa vitale di una comunità.
Noi ci siamo e rinnoviamo la nostra volontà – concludono - di metterci a disposizione di chi, adesso e non domani, ha realmente bisogno!”.

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