Covid e migranti. Santelli: "Quello che dicevamo noi ora lo dice tutto il governo"

di PAOLO CRISTOFARO

"Quello che dicevamo noi adesso lo dice tutto il governo". Con questa frase il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha risposto questo pomeriggio, a margine di una conferenza stampa in Cittadella, alle domande sul problema degli sbarchi in Calabria e dell'aumento di contagi da Coronavirus.

"Molti di questi contagi sono determinati dall'immigrazione. Il problema si fa più complicato, perché c'è da gestire tutta la fase degli accordi. Stiamo monitorando quotidianamente la situazione ovviamente. Sugli sbarchi ho visto che il Ministero dell'Interno ci ha comunicato che è partita la gara per una nave sulle coste calabresi. Sono altamente preoccupata", ha spiegato. "Quello che dicevamo noi adesso lo dice tutto il governo: cioè abbiamo un problema serio sugli sbarchi. Il problema dell'Italia dovrebbe essere un problema che prende l'Europa in carico", ha sottolineato Santelli.

Alle domande su possibili seconde ondate di contagi imminenti e sulle voci relative alla messa a disposizione immediata di un ospedale Covid, ha dichiarato: "Al momento non si parla di alcun ospedale Covid. Stiamo ottemperando alle varie richieste che provengono dal Ministero". Anche sulla stagione turistica è stata rilasciata qualche breve dichiarazione, relativa al buon andamento del flusso di visitatori, seppur con la preoccupazione per gli assembramenti. "Secondo le informazioni che ci danno la situazione turistica è buona. E' meglio di come ci saremmo potuti aspettare. C'è un boom di seconde case. Ho solo il timore dei troppi assembramenti", ha concluso. 

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