Docenti positivi, altri in quarantena e altri ancora chiusi in casa perchè fragili. Così il personale Ata. Per non parlare degli stessi studenti, molti dei quali potrebbero già essere stati contagiati senza saperlo in assenza di sintomi. "Eppure il sindaco Abramo riapre le scuole come se nulla fosse", esordisce Rita Durante, genitore di uno studente che frequenta l'istituto scolastico Todaro. La sua preoccupazione, dunque, l'affida al nostro giornale, nel disperato tentativo di far giungere la propria voce al primo cittadino, al quale chiede di rivedere la decisione assunta e valutare uno slittamento del ritorno in aula dei ragazzi, alla luce dei contagi in aumento e del personale che manca.
Nel caso dell'Istituto in questione, per esempio, la donna racconta che ci sono in servizio solo due bidelli, nonostante lo stesso sia molto grande, ospitando classi di scuola primaria e secondaria di primo grado. E tenendo conto di mensa e tempo pieno, come si può pensare che due solo persone possano garantire la massima pulizia richiesta dalle norme anticovid?
Insomma, i timori tra i genitori aumentano e la richiesta al sindaco è solo una: lasciare tempo alla popolazione scolastica di concludere almeno il ciclo vaccinale, garantendo nelle more la Didattica a distanza.
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