di MARIA CLAUDIA CONIDI*
Assistiamo ancora passivamente a una presa di posizione dello Stato improntata al calpestamento di diritti fondamentali ormai memoria storica di uno Stato che di democraticità gli è rimasta solo una Carta- “straccia”, quella Costituzionale-
La pandemia ha legittimato uno shock soppressivo di troppi diritti :quello alla comunicazione ,al progresso economico ,alla libertà di espressione, artistica, all’attività ricreativa ,sportiva ,alla circolazione al lavoro.
Siamo tutti assoggettati in forza di un’influenza virale che più che prevenire dovrebbe “essere curata adeguatamente ” viste le mutazioni che presenta, ma che evidentemente fa gola a troppi come pretesto per assoggettare i popoli al volere di pochi, quelli che contano e che decidono per tutti noi.
Vorrei sapere quanti di voi sanno che dal prossimo 11 Gennaio 2021 entrerà in vigore una legge approvata alla chetichella, non sbandierata come i risultati del covid del Comitato Tecnico Scientifico, ma che inciderà all’insaputa di troppi sulla privacy e di conseguenza, avrà una miriade di implicazioni e risvolti.
Infatti, ci sarà il consenso automatico di tutti coloro che tacciono, al fascicolo sanitario elettronico.
Infatti l’art. 11 del D.L. n. 34/2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 19/5/2020,(in piena pandemia dunque mai evidenziato dai media!)in materia ha disposto in urgenza l’abrogazione dell’art. 12 del D.L. 179/2012.
Secondo tale comma il FSE o Fascicolo Sanitario Elettronico poteva sussistere sulla base solo del consenso libero e informato dell’assistito ,che poteva decidere lui e lui soltanto se fare inserire in detto fascicolo i dati relativi alla propria salute.
Aveva cioè il diritto di evitare di far raccogliere dati sensibili inerenti alla sua salute ,optando per l’oscuramento totale o parziale di quei dati, decidendo anche se far sapere o meno sulla sua volontà nel farli vedere anche se parzialmente oscurati.
Oggi con l’abrogazione di quell’articolo è possibile effettuare l’alimentazione del FSE anche senza tale consenso.
I dati sensibili ineriscono a vari trattamenti cui ci si può sottoporre, informazioni varie su interventi subìti, allergie, diagnosi, terapie, ricoveri in pronto soccorso ,cartelle cliniche varie e … VACCINAZIONI!
E qui ti voglio.
Infatti il tutto si verifica in un periodo in cui la compressione dei diritti civili individuali e collettivi, è facilitata dal monitoraggio e controllo inconsapevole da parte delle masse ,indirizzandole quasi annientando il loro potere di critica, e condizionandole al punto da non far più nulla obiettare su quanto proposto dall’alto.
Le vaccinazioni ne sono una conferma.
Tali condotte indotte, condizionate o coatte psicologicamente, costituiscono terreno fertile per piantare nuove colture e “culture” improntate all’antidemocraticità di un sistema che è già profondamente mutato nella sua essenza e che con la pandemia ha ben poco da condividere ,se non l’incapacità di rafforzare una civiltà che da qui a poco degenererà nel controllo di pochi su tutti.
Nessuno ne parla, come vedete.
Per negare il proprio consenso a questo scempio silente e comunque non abbastanza reso consapevole alla maggior parte, e che comunque non pregiudica il diritto all’erogazione dei della prestazione sanitaria, è necessario accedere a un link:
https.//WWW.garanteprivacy.it/documenti/10160/0/modello+esercizio+diritti+in+materia+di+protezione+dei+dati+personali.pdf/af5f58d-5°81-0c82-6°45-2°06c860ffb?version=1.2, dove trovare il modulo per negare il proprio consenso, che altrimenti diverrà automatico.
Se ciò non avverrà la schedatura elettronica riuscirà a classificare la popolazione anche in base alla propria storia vaccinale.
Lo Stato, infatti, non potrà proteggere i dati personali in quanto gli stessi saranno inviati ad altri Stati e società private su fini di lucro.
Pensate un po’ quante implicazioni in materia di pregiudizio economico, del diritto al lavoro, alla scelta consapevole, e quante disparità di trattamento si prospettano in forza di quanto sta per accadere.
Meditate, gente, meditate!
*Avvocato
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