Covid. Il dottor Saverio Palermo sui vaccini: "Chi è contro, difetta di logica e buon senso"

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images  Covid. Il dottor Saverio Palermo sui vaccini: "Chi è contro, difetta di logica e buon senso"

  26 luglio 2021 16:03

di SAVERIO PALERMO 

Ho fama di essere tollerante. Così mi definiscono amici e conoscenti. Capace di comprendere le altrui posizioni, accettare  differenze di pensiero ; senza necessariamente  condividerle. Stento ad esserlo quando si parla di vaccini, anti Covid 19 in particolare.

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E’  ragionevolmente  certo, sulla base di accertate evidenze scientifiche ,che  essi sono  unica arma efficace, oltre le conosciute  norme di  comportamento,  nel contrastare, se non i contagi, almeno l’evoluzione della malattia. E’ altresì  evidente  che ciò è alla base  dell’accettazione del rischio calcolato, che permette  di riaprire ad una controllata vita sociale , al convivere con un nemico non ancora sconfitto, di  ridurre, se non eliminare, il rischio di una ulteriore crisi economica dalle conseguenze prevedibilmente   disastrose.

 Pur nella possibilità di effetti collaterali, statisticamente tanto esigui da considerarsi  prossimi allo zero, la necessità di vaccinazione risulta ineludibile  ed indispensabile, soprattutto per operatori che abbiano necessariamente contatti con utenza cui  potenzialmente generare rischio.

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Ma un’altra opposizione, più subdola e sottile, viene sollevata da coloro che ritengono la costrizione una coercizione  del principio della libertà individuale.  Posizione ideologicamente comprensibile, se non si considerasse, questa, certamente dannosa per altri. In un Paese civile la libertà individuale si esaurisce  allorquando mette in discussione  quella  altrui.

In un romanzo di larga diffusione si racconta del l’incriminazione per  “strage” di un individuo  deciso  al suicidio . Procurato  mediante saturazione di gas nel proprio appartamento, era stato sventato dalle forze dell’ordine allertate ;   appena in tempo ad evitare  una  deflagrazione  che avrebbe  coinvolto l’intero condominio.  Non sono esperto di Procedura Penale, non posso affermare che dal punto di vista procedurale potesse essere giustificata simile contestazione di reato. Certo è  che un atto , esercitato per pur discutibile diritto di  autodeterminazione, sarebbe  stato capace di provocare danno  a quanti  nessun interesse e tanto meno volontà avevano  di incorrere nelle conseguenze  da questo derivate.

Esempio paradossale, fors’anche grottesco, ma che,  a mio giudizio, ben  si calza nella rappresentazione ed esemplificazione del concetto in discussione.

Vengono  poi  denunciate  le possibili ripercussioni  economiche , indotte dalle nuove regole imposte, per  esercizi  commerciali  ; in particolare, la  riduzione “quantitativa”  delle loro attività. Vorrei chiedere : è preferibile una parziale  temporanea riduzione dei ricavi, comunque sufficienti  a garantire il minimo necessario  per  sopravvivenza, o rischiare una diffusione rapida della pandemia  con conseguente ritorno a chiusure  totali.  Mi sembra si  difetti di logica e buon senso. Né  ormai  è accettabile il demagogico richiamo  al senso di responsabilità  individuale  a garantire il rispetto delle  necessarie procedure di sicurezza  :  alla luce di quanto accade quotidianamente negli stadi, nelle piazze ,nei locali , risulta  utopia  solo immaginarlo. Alla fine Draghi ha  deciso, esercitando il potere  responsabile  connesso al suo mandato. Norme   per alcuni impopolari , forse perchè limitanti  regole e gratificazioni  di mercato, forse perché  impegnative da mettere in pratica, o, piuttosto,  per  sostenere un dubbio esercizio   di   ideologia ; di  poca convinzione  se, come il boom  di vaccinazioni richieste  mette in evidenza , presto  posposto  e sacrificato al desiderio  di   pizza , di un’estiva convivialità, di una serata liberatoria di movida.”

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