Covid, Occhiuto ha deciso: "In Calabria le scuole riapriranno il 10 gennaio"

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Sulla base dell'ordinanza, saranno realizzate "iniziative di promozione, offerta e rafforzamento della campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 in ogni contesto sociale con particolare riferimento ad “open vax day” per la fascia di età 5-11 anni e, più generalmente, alla popolazione studentesca under 18"

  03 gennaio 2022 20:59

di STEFANIA PAPALEO

Il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha deciso: "Le scuole riapriranno il 10 gennaio". La nuova ordinanza si basa sull'incidenza della curva vaccinale, di cui si è discusso durante l'Unità di crisi che si è svolta oggi pomeriggio in modalità on line, e rispetto alla quale resterà così più tempo per incrementare le prime dosi tra gli studenti, nell'ambito del Piano di contrasto al Covid 19. Non oltre il 10, però, dal momento che il Governo ha già fatto sapere di voler mantenere la linea rigorosa e confermare il calendario scolastico.

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La sospensione delle attività didattiche nelle giornate del 7 e dell’8 gennaio 2022, dunque, si attuerà nelle scuole pubbliche, private e paritarie di ogni ordine e grado, procrastinandone la regolare ripresa al 10 gennaio 2022, e, contestualmente, a cura delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere Provinciali, sotto il coordinamento regionale, saranno realizzate "iniziative di promozione, offerta e rafforzamento della campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 in ogni contesto sociale con particolare riferimento ad “open vax day” per la fascia di età 5-11 anni e, più generalmente, alla popolazione studentesca under 18".

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LA POSIZIONE DEI SINDACATI

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Da parte sua, anche la Flc Cgil della Calabria, con il suo segretario Domenico Denaro, sostiene la posizione del presidente Occhiuto, alla luce dei contagi in aumento, e chiede un incontro urgente con l’assessore Regionale all’Istruzione, Giusy Princi, per scongiurare il rischio di una divisione delle classi tra alunni vaccinati e con green pass, da accogliere in presenza, e studenti non vaccinati, da lasciare in Dad, per cui un tavolo è stato già fissato per il 5 gennaio per un confronto.

LA DECISIONE DEL GOVERNO

Le Regioni, intanto, proprio di questo parleranno domani durante la Conferenza, e spingono per eliminare il distinguo e, nel contempo, aumentare la soglia di positivi superata la quale le classi finiscono in Dad. A preoccupare, al momento, sono i dati che riguardano i casi di positività tra i più piccoli, quella fascia di età, cioè, che per ultima ha cominciato il ciclo vaccinale. Circa un contagio su quattro, rivela infatti la Società Italiana di Pediatria, riguarda nell'ultima settimana gli under 20. In un mese i ricoverati tra gli under 19 sono aumentati di quasi 800, 791 per la precisione, passando da 8.632 a 9.423. Dati che fanno il paio con l'andamento della campagna vaccinale, che stenta in particolare nella fascia 5-11 anni, dove si raggiunge appena il 10% di immunizzati, contro il 70% tra i 12enni e i 19enni. Proprio per questo in giornata governatori e sindaci hanno espresso preoccupazione in vista della riapertura delle scuole, dove stanno comunque già arrivando le prime forniture di mascherine ffp2. Il tema del rientro sarà comunque anche al centro del confronto di domani tra i governatori nella Conferenza delle Regioni e nell'incontro in programma tra il ministro Bianchi e i sindacati.

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