di GABRIELE RUBINO
L'incidenza dei nuovi casi rapportata alla popolazione calabrese è in lieve calo. Nelle prossime settimane sarà il principale indicatore (oltre all'occupazione dei posti letto) per stabilire i colori delle regioni, ma almeno fino a domani - giorno del monitoraggio- resterà un parametro di contorno. La Cabina di regia, fintantoché non verrà adottato un nuovo decreto, utilizzerà il 'vecchio' modello dei 21 indicatori (fra cui l'Rt dei sintomatici) e la Calabria domani punta a mantenere i requisiti per la zona gialla, ossia scenario di trasmissione di tipo 1 e classificazione del rischio almeno moderata.
In ogni caso, bisogna abituarsi a guardare all'incidenza cumulativa dei nuovi casi per 100 mila abitanti. Secondo il nuovo meccanismo in via di definizione, sotto i 50 casi per 100 mila si è in zona bianca, fra 50 e i 149 si è in zona gialla, fra 150 e 249 in zona arancione e oltre i 250 in zona rossa. L'ultimo dato aggiornato ad oggi 13 maggio e che farà da 'cornice' ai classici parametri analizzati dall'Istituto Superiore di Sanità l'incidenza negli ultimi sette giorni in Calabria (dal 7 al 13 maggio) è pari a 112,3 casi per 100 mila abitanti. La settimana precedente era a 116. Si tratta dei casi positivi che risultano dal flusso dei bollettini regionali.
N. tamponi ultimi 7 giorni | N. nuovi casi ultimi 7 giorni | Incidenza per 100 mila abitanti | Percentuale positività |
24.092 | 2108 | 112,3 | 8,75% |
In proiezione quindi, applicando il nuovo sistema dei colori, la Calabria avrebbe comunque numeri da zona gialla. Rimane comunque un'elevata percentuale di positività rispetto ai tamponi effettuati, pari all'8,75%. Sebbene in lento miglioramento, non si è lenito il sovraccarico nei reparti di area medica, ancora oggi sopra (l'attuale) soglia di allerta del 40%, mentre più serena la situazione nelle Rianimazioni dove la percentuale è al 18%, rispetto alla soglia critica del 30%. La pressione sulle strutture ospedaliere dovrà essere guardata con attenzione nelle prossime settimane. A partire da metà giugno, chi ha un'incidenza da zona arancione potrà peggiorare o migliorare la sua situazione a seconda della condizione degli ospedali. Se l'occupazione dei reparti di area non critica e quelli di terapia intensiva dovessero superare rispettivamente il 40 e il 30% scatterebbe la zona rossa, nel caso in cui invece le soglie fossero al di sotto rispettivamente del 30 e del 20% allora si passerebbe nella fascia gialla.
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