Cras Catanzaro, replica la responsabile: "Sono sola, la Provincia ha tagliato il personale"

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Debora Giordano, direttore sanitario Cras Catanzaro
  16 agosto 2022 15:40

di FILIPPO COPPOLETTA

Decide di intervenire in prima persona la dottoressa Debora Giordano, Direttore sanitario del Cras (Centro di Recupero Animali Selvatici) del Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro, in merito alla questione portata alla luce dalla nostra testata negli scorsi giorni e riguardante il lamentato mancato intervento del Cras per soccorrere una poiana rinvenuta sulle spiagge di Pietragrande.

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L'avevamo definita una vera e propria "odissea" quella vissuta dal sig. Claudio, soccorritore del rapace, il quale, tra le altre cose, aveva particolarmente rimarcato come, dopo aver contattato vari soggetti ed istituzioni, era rimasto sbigottito dal mancato intervento del Cras locale per via dell'assenza della responsabile, con il consiglio di mantenere autonomamente la poiana e portarla al centro il prossimo 29 agosto, giorno di rientro della direttrice dalle ferie. 

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Ai nostri microfoni, la dottoressa Giordano, veterinario e direttore del centro, ci spiega come la dinamica sia ancora più complessa rispetto a quella resa nota dal signore che ha soccorso il rapace.

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Prima di ogni cosa - messaggi whatsapp alla mano - la Giordano ci tiene a sottolineare di aver immediatamente fornito tutte le indicazioni e i consigli al soccorritore, spiegando quali fossero le procedure da attivare per dare la giusta assistenza al rapace. Successivamente, la responsabile del centro, ammette di trovarsi in ferie, lontana dalla regione e che tornerà affettivamente in servizio il prossimo 29 agosto. «Come ogni lavoratore, credo che anche io abbia diritto ad un periodo di ferie» dice la Giordano, specificando come la chiusura del centro avviene sostanzialmente per via della mancanza di altri veterinari che possano sostituire il suo servizio al Cras catanzarese. In sostanza, se la dottoressa lavora, il centro funziona correttamente, se invece la dottoressa Giordano è assente per una qualunque causa, il centro si ferma. 

Un fatto grave che restituisce alla realtà dei fatti come un centro pubblico, sostenuto da soldi pubblici, sia riconducibile al lavoro di una singola persona. 

L'assunzione di nuovo personale è però nelle competenze dalla Provincia che, con le gravi e note difficoltà finanziarie, non ha le possibilità di assumere nuovi professionisti nella struttura. «Alla base del grave problema che oggi si palesa agli occhi dell'opinione pubblica - ci spiega ancora la dottoressa - vi è la decisione assunta in passato dall'ex dirigente provinciale Gianmarco Plastino che in pratica ha sottratto il personale che operava nella struttura per affidarlo ad altre realtà associative del settore». 

Ecco allora, ci spiega ancora la dottoressa, che il centro va avanti nella sua attività quotidiana grazie ai soli volontari che forniscono supporto. Volontari che però non possono certamente intervenire per dare soccorso agli animali. «È come se andassi in ospedale a seguito di una grave ferita e ad operarmi fosse un infermiere piuttosto che un medico specializzato» l'esempio che riporta la Giordano per chiarire la situazione. 

«I volontari - specifica ancora la responsabile - sono un grande aiuto per la struttura in quanto, con delle turnazioni giornaliere, siamo in grado di garantire 3 volontari al mattino e 3 alla sera per assistere gli animali già ricoverati nella struttura». Per poter però accogliere nuovi animali vi è la necessità che intervenga prima il veterinario.

«Chi mi conosce sa bene quanto amore e dedizione riverso nel mio lavoro, tale da essermi portata addirittura in vacanza alcune specie di pipistrelli che non avrebbero potuto ricevere la giusta assistenza nel centro con la mia assenza - aggiunge la dottoressa Giordano - non ho mai negato assistenza e supporto per aiutare animali in difficoltà e l'unica cosa che mi ha impedito di intervenire in questo caso è stata la mia lontana fisica».  

Tralasciando, quindi, la buona fede e la professionalità della responsabile del centro, permane il problema dell'assenza di personale, problema per cui la struttura continuerà ad essere riconducibile all'operato e alla disponibilità della dottoressa Giordano, salvo un intervento dalle istituzioni competenti che possa garantire una turnazione tale da offrire continuità al servizio del Cras. 

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