Il notevole aumento delle tariffe di energia elettrica e gas, condizionato dalla recentissima evoluzione delle dinamiche internazionali, sta producendo un forte incremento dei costi anche a carico degli Enti locali. Per questo, l’Amministrazione comunale di Botricello ha attuato una serie di accorgimenti che puntano a ottimizzare la spesa.
Il sindaco Saverio Simone Puccio ha emesso un’ordinanza con la quale ha disposto una serie di azioni di risparmio. Nello specifico, il provvedimento prevede “di anticipare di un’ora lo spegnimento e di ritardare di trenta minuti l’accensione degli impianti compatibilmente con i limiti di luminanza, illuminamento ed uniformità previsti dalla norma UNI EN 13201 – 2:2006, in base alla classificazione delle strade, e con quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di sicurezza pubblica”. A questo si aggiunge la decisione di “ridurre, dopo la mezzanotte, i flussi luminosi del 20% dei punti luci stradali, compatibilmente con le caratteristiche tecniche degli impianti e con le conseguenti necessità di adeguamento”.
Tra gli altri provvedimenti, anche il “divieto di utilizzo di qualsiasi dispositivo (stufe, generatori di aria calda o altre similari fonti di calore) alimentato a corrente elettrica all’interno degli edifici di proprietà comunali”.
Nell’ottica del controllo della spesa e della salvaguardia dei conti pubblici, il sindaco Puccio ha anche disposto “di mettere in atto azioni organizzative, informative e di controllo, finalizzate alla riduzione dei consumi di energia elettrica e gas da riscaldamento in tutti gli immobili di proprietà comunali, comprendenti”. Tagli anche al riscaldamento di tutti gli edifici pubblici, con la riduzione della temperatura, delle “ore di accensione giornaliera dei dispositivi di raffreddamento e riscaldamento, con una durata non superiore alle 7 ore giornaliere”, lo “spegnimento delle luci e degli apparecchi quando si lasciano i locali, e più in generale, di ogni dispositivo elettronico quando non utilizzato e soprattutto a fine giornata”, lo “spegnimento degli impianti pompe di calore per gli stabili comunali in compresenza di impianto collegato a caldaia”.
Inoltre, “durante i periodi di funzionamento degli impianti di raffreddamento o riscaldamento, è possibile arieggiare i locali aprendo le finestre per massimo 5 minuti ogni ora, evitando di lasciarle aperte per periodi sensibilmente più lunghi”.
L’ordinanza sindacale si appella, infine, alla responsabilità di tutta la cittadinanza “in un’ottica di perseguimento del contenimento dei consumi energetici, gestendo gli impianti di riscaldamento prodotti da fonti non rinnovabili in modo tale da limitare al minimo indispensabile gli orari di accensione e la temperatura degli ambienti”.
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