Crisi locali notturni. Dopo il flash mob a Roma, Rotundo (Silb): "L'80% della movida è abusiva"

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Un momento del flash mob in piazza Montecitorio a Roma
  10 giugno 2020 19:43

di CLAUDIA FISCILETTI

“Regaliamo divertimento in sicurezza” e "Il silenzio fa rumore" sono solo alcune delle tante frasi che questa mattina si potevano leggere sui cartelloni, durante il flash mob in piazza Montecitorio, a Roma, organizzato da Silb-Fipe per chiedere al Governo una soluzione per la riapertura dei locali notturni.

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Le discoteche, chiuse sin dall’inizio del lockdown, rischiano il tracollo per questo i presidenti provinciali del Silb-Fipe da tutta Italia, si sono riuniti a Roma. “Non siamo totalmente d’accordo con il piano guida stilato dal comitato tecnico-scientifico”, spiega Rodolfo Rotundo, presidente provinciale del Silb Calabria, che era presente al flash mob e che poi aggiunge come una delegazione sia stata ascoltata da alcuni deputati e senatori dell’opposizione.

“Con il flash mob di stamattina abbiamo anche voluto specificare che non siamo solo movida”, aggiunge Rotundo, che sottolinea come le discoteche in realtà siano luoghi più sicuri per il divertimento notturno. “Circa l’80% della movida è abusiva, molti bar approfittano della chiusura dei locali notturni, vendendo alcolici fino alle 4 di mattina e mettendo musica ad alto volume”, questo il quadro della situazione dipinto da Rotundo.

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Il sindacato dei locali notturni ha richiesto a gran voce di essere ascoltato e ha chiesto dei chiarimenti sulle riaperture delle discoteche che, ad oggi, non hanno una data certa di apertura. “Useremo le misure di sicurezza perché noi vogliamo stare tranquilli e vogliamo anche che i ragazzi che vengano a ballare siano sani e al sicuro dal pericolo di contagio”, conclude Rotundo.

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