Crisi nella casse del Comune di Catanzaro, Sergio Costanzo all’attacco: “Venga restituito il debito”

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images Crisi nella casse del Comune di Catanzaro, Sergio Costanzo all’attacco: “Venga restituito il debito”
Sergio Costanzo
  04 giugno 2021 07:23

“Il sindaco Abramo ammette di avere indebitato il Comune per 25 milioni di euro. Vengano restituiti in tre rate da 8 milioni all’anno oppure in trenta rate da un milione all’anno, poco importa. Allo stato dei fatti, Catanzaro è tra i dieci Comuni più indebitati d’Italia, assieme a Napoli, Salerno, Reggio Calabria”. Lo dice Sergio Costanzo                   Capogruppo FareperCatanzaro.

“E’ sempre Abramo a spiegarci come è stata generata questa voragine. Nel 2013 serviva liquidità per pagare i debiti, prodotti evidentemente dalle sue precedenti amministrazioni, ed è stato contratto un maxi mutuo, anche per parare le mancate entrate che il Comune di Catanzaro non riesce a riscuotere. Ci dica il sindaco Abramo dov’è il virtuosismo che vanta?”, si chiede Costanzo.

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“Noi non capiremo molto di bilanci, ma a giudicare dalle prese di posizione della Corte dei Conti e del MEF non ci capisce molto nemmeno il nostro sindaco. Che si è risentito solo perché viene indebolita la sua candidatura alla presidenza della Regione o all’assessorato al bilancio. Il “metodo Abramo” che ha prodotto questo sfascio a Catanzaro non credo sarà molto gradito alla Cittadella. Dopo avere parlato male per anni dei suoi colleghi Occhiuto e Falcomatà, accusandoli di fare solo debiti, ora deve lui spiegare le sue manovre finanziarie. Io ci capirò poco, ma penso che il Comune di Catanzaro è condannato a pagare un piano di rientro con cifre che non lasceranno nessun margine di manovra ad un bilancio già asfittico. Senza soldi non si cantano messe e vorrei capire dal sindaco superesperto in bilanci come farà a riempire gli “zero” dei capitoli dell’attuale bilancio di previsione. Sarebbe il caso che il Consiglio Comunale istituisca una commissione d’inchiesta per indagare su come si è formata questa immensa massa debitoria e di chi sono le responsabilità di una situazione che si ripercuoterà pesantemente sul futuro della nostra Città”.

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