“Era necessario un pit stop, sollecitato anche da una parte della maggioranza. Questa fase era opportuna per fare il punto della situazione e soprattutto per avere nuovi contributi di idee e di proposte”. Così il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, annuncia il rientro della crisi che nell'ultimo mese ha interessato la sua amministrazione, alle prese con una serie di defezioni tra i consiglieri comunali di maggioranza che hanno messo a rischio la tenuta della giunta.
Nell'ultima seduta della civica assise, infatti, la maggioranza non è riuscita ad approvare il Piano economico finanziario che prevede, tra l'altro, l'adeguamento delle tariffe della Tari, in netto aumento rispetto al passato, e solo grazie ad alcune astensioni è passato il bilancio consuntivo dell'ente. Alla vigilia della nuova seduta del Consiglio comunale, che dovrà riesaminare il punto delle tariffe, il sindaco Voce ha ritrovato i numeri per avere la maggioranza in aula. E' accaduto, infatti, che su quattro consiglieri della sua coalizione che erano passati all'opposizione, due si sono ravveduti garantendo sostegno all'amministrazione che ora potrà contare sui 17 consiglieri comunali necessari per avere la maggioranza. Per ottenere questo risultato, tuttavia, il sindaco Voce dovrà pagare un prezzo.
I quattro dissidenti gli chiedevano infatti l'azzeramento della giunta comunale, richiesta alla quale il primo cittadino si è sempre opposto; ai due ex dissidenti, invece, pare abbia garantito quanto meno qualche ricambio. Lo spiega lo stesso Voce affermando in una nota che “faremo dei correttivi, anche in termini di assetto della Giunta, forti del dialogo che è stato instaurato e dell’esperienza di questi primi mesi di amministrazione, ma l’obiettivo resta fissato per tutti in un’unica direzione: l’interesse della nostra comunità”.
Il sindaco spiega quindi che in queste settimane, per tamponare la crisi, “ho dialogato con tutti e in tutti ho trovato senso di responsabilità, di attenzione nei confronti della comunità amministrata. Dialogo che è stato condotto in maniera trasparente, lineare, nelle sedi istituzionali”. Fra gli altri, Voce ha dialogato anche con Forza Italia, che in aula siede all'opposizione, ma la trattativa non è andata a buon fine per la contrarietà di alcuni degli esponenti dello stesso partito azzurro ma anche della sua maggioranza. “Ringrazio chi ha inteso proseguire il cammino con la maggioranza, che la città ha voluto alla guida della città, così come chi non lo ha inteso fare” afferma quindi il sindaco riferendosi ai due consiglieri che sono rientrati in maggioranza e anche ai due che invece sono rimasti sulle loro posizioni. Quanto alle critiche che anche dalla cittadinanza vengono rivolte apertamente al suo operato Voce lamenta che “in questi mesi a questa amministrazione non è stato risparmiato nulla. Errori ci possono essere stati, ma si è arrivati a contestare anche le cose positive, e sono molte, che sono state fatte seppure in un lasso di tempo molto ristretto, in considerazione delle condizioni nelle quali la città versava da anni. La critica ci può anche stare, quando è costruttiva. Diverso è il dileggio soprattutto quando investe la sfera personale e la dignità del singolo. Un tentativo per mascherare, proprio con il dileggio, un pregresso sistema politico bocciato sonoramente dai cittadini. Nessun consigliere comunale, che sia di maggioranza o di minoranza, o componente della giunta ed anche dipendente di questo ente merita di essere apostrofato in termini lesivi della propria dignità personale. Ai cittadini – conclude infine il sindaco - chiedo un po' di fiducia e soprattutto di vicinanza. Venti mesi sono pochi per chiunque, ma il percorso di cambiamento è avviato”.
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